Lockdown a gennaio? "Dopo il 18, quando Draghi va al Quirinale, forse..."
Super Green Pass e non solo, parla Vittorio Sgarbi
Covid, Sgarbi: "L'80% dei leghisti favorevole al Super Green Pass"
Fino al 18 gennaio del 2022 non ci sarà alcun lockdown in Italia, qualunque cosa accada sul fronte della pandemia. Non ha dubbi Vittorio Sgarbi, deputato e critico d'arte, intervistato da Affaritaliani.it dopo il varo del governo del cosiddetto Super Green Pass valido anche in zona bianca. "Draghi non farà mai tornare l'Italia in lockdown finché è a Palazzo Chigi, altrimenti sarebbe un suo enorme fallimento. Siccome l'elezione del presidente della Repubblica è fissata per il 18 gennaio, dopo quella data, quando Draghi sarà al Quirinale, e laddove la situazione critica allora potrebbe scattare il lockdown ma con un altro premier a Palazzo Chigi".
Restando sul fronte politico, secondo Sgarbi la posizione di Salvini, che ha accettato il Super Green Pass anche in zona bianca, "è legata in gran parte ai Governatori leghisti e al fatto che l'80% degli elettori leghisti, soprattutto al Nord, è favorevole ai vaccini e al Green Pass perché vuole lavorare. Fare una battaglia a favore dei vaccini ma contro il Green Pass, come fa Meloni, non è facile e si rischiano posizione ambigue. L'elettorato della Lega non è No Vax, i contrari ai vaccini sono trasversali in tutti i partiti ed equamente distribuiti".
Entrando nel merito, Sgarbi afferma: "Sono contrario a tutti i Green Pass, qual è la loro funzione? Impedire a un non vaccinato di contagiare chi, un vaccinato? Tecnicamente un controsenso. Se piove ho l'ombrello per non bagnarmi, ma non posso arrabbiarmi con chi non ce l'ha e prende la pioggia. Sono problemi suoi. Il vaccino serve per non morire, soprattutto sopra una certa età, ma se una persona è in buone condizioni di salute, che cosa se ne fa del Green Pass? Sarebbe stato più sensato rendere obbligatorio il vaccino, vista la posizione del governo, ma sarebbe scattato l'obbligo del risarcimento dei danni", conclude.