Lollobrigida, un caso lo stop al treno. "Fermata fruibile a tutti"
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Bufera sul cognato di Giorgia Meloni. Tutte le reazioni
Lollobrigida fa fermare il treno per scendere a Ciampino. Il ministro di FdI deve dimettersi? VOTA
È bufera sul ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida dopo la notizia pubblicata dal Fatto sulla sua “fermata ad personam“: lunedì, nel bel mezzo del caos sulla rete ferroviaria dovuto a un guasto sulla tratta Roma-Napoli, il ministro ha ottenuto di far sostare il Frecciarossa su cui viaggiava (con 111 minuti di ritardo) a una stazione non prevista, quella di Ciampino, dove è sceso insieme al suo entourage per recarsi in auto blu a Caivano (Napoli) dov’era atteso all’inaugurazione del nuovo parco urbano.
E c'è chi come Matteo Renzi chiede le dimissioni del ministro di Fratelli d'Italia. Ma fonti ai massimi livelli del partito della premier assicurano ad Affaritaliani.it che "non ci sarà alcun passo indietro e che sono solo polemiche strumentali. Parliamo di cose serie", spiegano da FdI.
“Un segnale devastante della politica ai cittadini, in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue. Un autorevole esponente del governo utilizza un mezzo di trasporto che non è al personale servizio del ministro, ma dei cittadini, e ne fa un privilegio personale”, attacca il leader del M5s Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa di presentazione degli emendamenti alla manovra. “Lo definirei un privilegio da Prima Repubblica, ma non so dire se ministri della Prima Repubblica si sono mai permessi di chiedere un privilegio del genere. Ci riserveremo tutte le valutazioni del caso”, afferma.
Dal Pd il senatore Antonio Misiani non usa perifrasi: “Quanto riportato dai media è allucinante, un episodio degno di una Repubblica delle banane. Se fosse confermato, saremmo in presenza di un intollerabile atto di prepotenza. In un qualunque Paese civile, un ministro così si sotterrerebbe dalla vergogna. E se ne andrebbe all’istante“.
E c’è chi chiede un passo indietro del ministro di Fratelli d’Italia, cognato della premier Giorgia Meloni (è il marito di Arianna Meloni): “Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno alta velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini.
Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”, scrive su Twitter il leader di Italia viva Matteo Renzi. Durissimo il segretario di +Europa Riccardo Magi: “Dalla sovranità alimentare per l’Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso. Se risultasse vera la notizia che Lollobrigida ha fatto fermare un treno, non dovrebbe attendere oltre e correre in Parlamento a spiegare. I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti nazionale penoso, devono anche subire l’umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro”, attacca.
Anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni cita i “milioni di pendolari, lavoratori e studenti, che ogni giorno ne passano di tutti i colori sui regionali e non possono nemmeno lamentarsi. Sull’arroganza da privilegiato di Lollobrigida qualcuno del governo dovrà dare spiegazioni in Parlamento, perchè di una versione governativa del marchese del Grillo gli italiani non ne hanno proprio bisogno”, scrive. “Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu”, riassume invece il deputato dem Andrea Casu.
Da FdI, confermando l'inside di Affaritaliani.it, si levano solo voci a difesa del compagno di partito. “Oggi dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l’ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l’inaugurazione del parco urbano a Caivano.
È lampante che l’assenza di un ministro ad un’iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all’immagine dello Stato”, dice il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, senza spiegare però in che modo la fermata non prevista (con l’ulteriore ritardo che necessariamente ha causato) non avrebbe recato “alcun disagio” agli altri viaggiatori. “Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano più a cosa aggrapparsi”, aggiunge Foti. Interpellate dall’agenzia LaPresse, le Ferrovie dello Stato giustificano la fermata non prevista, che – dicono – “è stata richiesta per motivi istituzionali” e “dopo la verifica della fattibilità è stata autorizzata da Rfi, non causando lo stop né alcuna ripercussione sulla circolazione sulla linea già rallentata”.
Trenitalia,nessun impatto da stop Ciampino per Lollobrigida
"La fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l'azienda". Lo afferma Trenitalia circa la fermata straordinaria per far scendere il ministro Lollobrigida. "Il treno - aggiunge - si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola"."Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo,per poter far fronte a impegni istituzionali", spiega Trenitalia.
GOVERNO. LOLLOBRIGIDA: "FERMATA STRAORDINARIA? POTEVANO USARLA TUTTI"
"Anche oggi ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell'istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l'assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali. Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le istituzioni, le forze dell'ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un parco pubblico sottratto al degrado. Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini. Il treno che ho preso per arrivare, ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato. E come è avvenuto per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato. Ho continuato con l'auto di servizio, assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica". Lo precisa il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Poi, prosegue: "Dalle dichiarazioni formali dell'azienda, la fermata di Ciampino non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri. Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione. Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto". Lollobrigida aggiunge: "L'unico privilegio che ho ricevuto è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l'albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del parco dimostrando che lo Stato c'è e non dà buche".