Lollobrigida rompe il silenzio sulla separazione: "Nessun problema politico con Giorgia Meloni e Arianna. Basta voyerismo"

Il ministro dell'Agricoltura interviene sui social dopo la rottura con la sorella della premier: "Non erano i rapporti di parentela la ragione del mio ruolo"

di Redazione
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Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida

Politica

Lollobrigida su Facebook dopo la rottura con Arianna Meloni, sorella della premier: "Tra noi nessun problema politico" 

 “Sì è vero, non stiamo più insieme da un po’": con queste parole, chiare e concise, Arianna Meloni, sorella della premier e responsabile della segreteria di FdI, ha confermato alle pagine de Il Foglio la rottura con Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. Un annuncio inaspettato per molti che ha riempito i siti di tutti i giornali. Oggi però, in quanto "personaggio pubblico", Lollobrigida ha voluto chiarire che "non vi è alcun problema politico nè con Giorgia nè con Arianna e chi spera in questo non avrà grandi soddisfazioni. Semmai dovrà prendere atto che non erano i rapporti di parentela la ragione del mio ruolo", ha scritto in un post Facebook.


Arianna e Giorgia Meloni

"Non mi è mai capitato nella vita di gioire per un problema accaduto a un'altra persona. Anche del mio peggior nemico. Non è bontà la mia, Il sacerdote è mio fratello Maurizio, ma semplice considerazione di quanto mi sentirei ridicolo a farlo. Provare gioia per il dolore degli altri o ridicolizzarlo mi appare come una debolezza frustrante. Non trovare il modo di essere felici e festeggiare quando altri possano trovarsi nella medesima condizione…patetico", ha aggiunto.

"Basterebbe una riflessione, privandosi per un momento della maschera d'odio e autocommiserazione che condiziona questo atteggiamento e porsi alcune domande: perché? A che serve? Mi migliora? Se poi uno avesse la forza, non provando vergogna per le risposte o riuscendo a oscurare a se stesso con un velo di ipocrita cinismo il loro contenuto potrebbe aggiungerne una: a quanti innocenti faccio del male senza uno scopo?", ha sottolineato.

Chissà, ha affermato poi il ministro "se di fronte al responso ritirerebbe la mano e chinerebbe il capo nel naturale gesto che invoca il perdono". E ancora: "Non darò soddisfazione al voyerismo di queste ore in cui anche i giornali più blasonati si dedicano a sollecitare gli ultimi scampoli di "chiacchiere da ombrellone". Il ministro ha concluso il post augurando "Buona domenica a tutti anche a chi ci vuole male!", chiudendo con una bandiera tricolore.

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