Zaia: "Autonomia volano per il futuro dell'Italia. La Protezione Civile è la prima delega alle Regioni"
Il presidente del Veneto racconta il suo libro ad Affaritaliani.it
"L'autonomia non interferisce con l’unità nazionale"
"In questo libro parlo di autonomia ma non è e non vuole essere un trattato giuridico; non ne ho le competenze e non è nemmeno lo spirito che ho voluto imprimere. È l’occasione per parlare a tutti, soprattutto ai più scettici, e spiegare quale opportunità per tutto il Paese è l’autonomia differenziata".
Con queste parole il presidente della regione Veneto Luca Zaia, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda su quale messaggio contenga il suo libro uscito ieri, 12 novembre, "Autonomia - La rivoluzione necessaria" in tutte le librerie. "L’idea nasce dalla volontà, ma direi anche dalla necessità, di spiegare con serenità e argomentazioni semplici che l’autonomia non una questione di destra o sinistra, di Nord o Sud, ma una è una questione di buon senso. Che può essere veramente il volano del futuro per il nostro Paese. Tutto il Paese perché non interferisce con l’unità nazionale".
La copertina del libro di Luca Zaia
Come sta proseguendo l'interlocuzione con il governo sull'autonomia?
"L’autonomia fin dall’inizio della legislatura è un solido pilastro del programma di Governo. È un tema che è stato portato avanti con consapevolezza e la partecipazione di tutta la maggioranza che sostiene l’Esecutivo. Sono già stati avviati gli incontri presso il Ministero degli Affari Regionali e delle Autonomie a Roma per l’affidamento delle deleghe funzioni comprese nelle materie. Nell’ultimo incontro siamo entrati nel vivo discutendo la delega della Protezione Civile alle Regioni, una riforma che punta a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle risposte alle emergenze territoriali, coinvolgendo più direttamente le autorità regionali. Sono certo che quando tutto sarà messo nero su bianco anche i più scettici comprenderanno quale grande opportunità si sta aprendo".
Quali sono i tempi per le materie non Lep e Lep?
"Il tavolo delle trattative sulle funzioni attribuibili, ormai, è una realtà. Per il momento si sta procedendo con il discutere le prime 9 materie, quelle non lep, e le funzioni che comprendono. Ovviamente le materie non verranno trattate tutte contemporaneamente; si lavorerà con gradualità e, come ho detto, si è cominciato con la Protezione civile. Tra alcuni mesi dovremmo avere a disposizione un insieme di altre 14 materie, quelle lep. Vedremo di portare avanti il lavoro insieme alle altre Regioni interessate, con le quali c’è una comunanza di visione. La strada è segnata e si va avanti".
Quale atteggiamento avrete sul referendum abrogativo?
"Trovo sbagliato cadere nella polemica e trovo ragionevole che ci sia qualcuno che pone dei dubbi. L’istituto referendario va rispettato e vanno rispettati anche i ricorsi davanti alla Consulta. Per il resto, leggendo il primo articolo della legge, qualsiasi cittadino può trovare la conferma che la legge sull’autonomia non ha nulla di sovversivo e in contrasto con l’Unità nazionale. Sottolineo soltanto che le firme raccolte per il referendum abrogativo sono state, a quanto è dato di sapere, un milione e trecentomila in diversi giorni e con la possibilità di firmare online. I Veneti che hanno chiesto l’autonomia col referendum consultivo sono stati oltre due milioni e trecentomila, in un solo giorno e sotto la pioggia".
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