Elezioni, Zaia: "Meloni premier? Mai fare i conti senza l'oste". Intervista

Elezioni, Zaia: "Tutto il Centrodestra al governo dovrà sostenere l'autonomia regionale"

Di Alberto Maggi
Politica
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Zaia: "E' innegabile che lo standing internazionale di Draghi ha dato all'Italia un prestigio e un'autorevolezza che mai ha avuto prima"


"In Veneto la campagna elettorale sta andando bene. Non abbiamo più i motori al minimo ma viaggiamo a velocità di crociera. Siamo una bella squadra e siamo sui territori". Lo afferma ad Affaritaliani.it il Governatore della regione Veneto Luca Zaia, uno dei massimi esponenti della Lega. Che percentuale si aspetta in Veneto? "Non mi esprimo, non faccio pronostici. Mi aspetto che non ci distraiamo a guardare il lavoro degli altri e ci concentriamo sul nostro".

Il Centrodestra è nettamente avanti in tutti i sondaggi con Fratelli d'Italia primo partito. Un governo a guida Giorgia Meloni, non proprio una storica fan dell'autonomia e del federalismo, sarebbe un problema per il Veneto di Zaia? "Vediamo prima i risultati delle elezioni e mai fare i conti senza l'oste. Attendiamo con ossequioso rispetto la scelta dei cittadini. Certo è che l'autonomia regionale è un faro, è una scelta di modernità, non è la secessione dei ricchi, è in linea con la Costituzione. E, per un fatto di coerenza, tutto il Centrodestra l'ha sostenuta al referendum e la deve sostenere come governo quando verrà dopo le elezioni".

Ipotesi Zaia premier? "Fantasie". Poi Mario Draghi. Il Governatore del Veneto è sempre stato tra i principali sostenitori del governo di unità nazionale e del presidente del Consiglio. L'ex numero della Bce avrà ancora un ruolo dopo le elezioni? "Non sono Draghi e non so che cosa farà. Non solo io ho sostenuto Draghi ma tutta la Lega, visto che siamo stati nel governo. Ed è innegabile che lo standing internazionale di Draghi ha dato all'Italia un prestigio e un'autorevolezza che mai ha avuto prima".

Il Financial Times ha lanciato l'allarme sulla speculazione contro il debito pubblico italiano. Rischiamo di finire come nel 2011? "Il Centrodestra al governo è un bel cambio di paradigma che farà venire l'orticaria a un po' di persone in giro per il mondo. Ma bisogna andare avanti". Infine la Russia, secondo l'Economist le sanzioni economiche contro Mosca non stanno funzionando, esattamente come afferma Matteo Salvini, che fare dunque? "Io l'ho detto prima dell'Economist e in tempi non sospetti. Le sanzioni funzionano se durano poco. La Russia è l'aggressore e l'Ucraina è l'aggredito, non ci sono dubbi, ma pensare di prendere i russi per sfinimento con le sanzioni è sbagliato. Loro vanno avanti mangiando pane e cipolle, noi no", conclude Zaia.