M5s, "Conte da sfiduciare". "Di Maio va cacciato". E l'ira Grillo per Belloni

I grillini escono a pezzi dall'elezione per il presidente della Repubblica. La scissione è ormai inevitabile

Politica
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M5s, "contiani" vs "dimaiani". Si va verso l'ennesima scissione

Il M5s è nel caos dopo l'elezione del presidente della Repubblica. La riconferma di Mattarella ha fatto emergere tutte le problematiche all'interno del Movimento guidato da Conte. Ormai le differenze di vedute con il ministro degli Esteri Di Maio sono sotto gli occhi di tutti e i diretti interessati non fanno più nulla per nasconderlo con attacchi reciproci. C’è solo una cosa - si legge su Repubblica - che al momento mette d’accordo le due tribù del M5s, i “contiani” e i “dimaiani”: stavolta bisogna andare fino in fondo, perché così è impossibile andare avanti. Tra i due, alla fine, ne rimarrà solo uno. La parola “espulsione”, riecheggiata già per Fraccaro, ora torna per Di Maio. «Ora basta, vanno cacciati tutti, meglio pochi ma uniti», si è sentito dire negli ultimi giorni — più volte — da esponenti vicini all’attuale vertice. «La situazione è fuori controllo, serve un chiaro atto di sfiducia contro Conte e i suoi», promettono invece i dimaiani.

E poi è esploso un nuovo caso Grillo, il garante - prosegue Repubblica - è acciaccato ma ancora capace di spostare gli equilibri. Da tempo viene tirato per la giacca da entrambi i versanti, la sua assenza complica le cose perché ognuno gli mette in bocca tutto e il suo contrario. Ora viene descritto in piena sintonia con Conte, ora infuriato per essere stato ingannato sempre da Conte facendolo esporre su Belloni. Nessuno però dimentica la plateale demolizione di Conte, la scorsa estate, che stava facendo anche allora saltare in aria il M5S. Arrivarono proprio Di Maio e Roberto Fico a riportarlo a più miti consigli.

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