M5s, Conte esce e sbatte la porta. "Non ci sono condizioni per andare avanti"
Le parole di Grillo ai parlamentari non sono piaciute all'ex premier. Ai suoi confessa: "E' andata malissimo, questa sarebbe una diarchia"
M5s, Conte esce e sbatte la porta. "Non ci sono le condizioni"
Giuseppe Conte è ad un passo dalla rottura definitiva con Beppe Grillo. Adesso ricucire sarà davvero dura, anche se in tarda serata i duoi hanno ricominciato a sentirsi. L'ex premier non ha gradito le parole del garante ai parlamentari grillini. L'avvocato - si legge sul Fatto Quotidiano - non crede ai suoi occhi, quando nel tardo pomeriggio cominciano a girargli le agenzie che riassumono il discorso del comico ai deputati. Ma a stupirsi non è certo solo lui. Tutti i big pensavano e speravano che il Garante avrebbe usato toni distensivi, magari limitandosi a qualche puntura di spillo. Troppo per i contiani, tutti, che in serata sussurrano un superlativo come una parola d’ordine per riconoscersi nella bufera: "Malissimo". È andata malissimo, dicono. Ed è la stessa, identica valutazione che fa Conte. “Se dovessi reagire a caldo, non ci sarebbero più le condizioni per andare avanti” confida ai suoi.
“Per come ha parlato Grillo - prosegue il Fatto - il Movimento diventerebbe una diarchia”. Con due capi e due voci, l’una a marcare l’altra. Impossibile da accettare, per l’avvocato. Anche perché le premesse erano ben altre. Conte si sente delegittimato, dal Garante a cui pure in queste settimane ritiene di aver dato ampi segnali. “Lo Statuto glielo aveva mandato a inizio giugno, e su trenta cose che Grillo chiedeva ha detto sì a venti” sostiene un contiano doc. Ma non è bastato, perché forse non poteva bastare.