M5s, Conte-Grillo: la sfida finale. Nuovo simbolo e spettro di una scissione

Il fondatore rivendica il dominio sul logo, l'ex premier pensa ad un nuovo nome per il partito. Si va verso la resa dei conti

Conte e Grillo
Politica

M5s, Conte-Grillo verso lo scontro finale. Aria di una nuova scissione

Il M5s va verso l'ennesima rivoluzione. Con l'assemblea costituente programmata per settembre Giuseppe Conte vuole puntare anche su un nuovo logo e su un cambio di nome per il partito. Inevitabilmente queste idee di Conte si scontrano con quelle del fondatore Beppe Grillo e a questo punto non è esclusa la definitiva resa dei conti a livello politico tra i due, col rischio però di un'altra scissione. Il fondatore del Movimento - riporta La Repubblica - è isolato e spaesato. "È una fase che non capisco. Conte sta facendo tutto di testa sua", va dicendo Grillo nelle sue conversazioni telefoniche dalla sua casa a Marina di Bibbona, che prima era il centro della politica estiva e che adesso è un luogo dimenticato. Parla con i suoi più stretti collaboratori, parla anche con Virginia Raggi e di tanto in tanto con Alessandro Di Battista, e con quei pochi agganci che gli sono rimasti dentro il Movimento.

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L’ex premier invece, oltre a collocarsi saldamente nel Campo largo, - prosegue La Repubblica - è pronto a rivedere il limite dei due mandati, il logo e il nome del partito. La democrazia diretta invece è già stata sostituita dalla "democrazia partecipativa e deliberativa" con il supporto della società Avventura Urbana e non più della piattaforma Rousseau. La fine di un binomio composto da Grillo e dal Movimento che ha fondato potrebbe essere vicina, ma sarebbe anche l’inizio di una battaglia, di cui molti faticano a vederne l’esito ma tanti non escludono la frattura. Il Garante rivendica, dal canto suo, la proprietà del nome M5s. È convinto che senza il suo benestare non possa essere cambiato e certamente lui non può essere cacciato, a meno che non decida di farsi da parte. Sullo sfondo della lite anche la questione economica: il comico riceve dal Movimento 300 mila euro per le sue consulenze.

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