M5s, Conte: "Il flop? Tutta colpa mia". Grillo-Raggi, asse sempre più forte

Il leader: "Mi assumo tutte le responsabilità ma non lascio. Il nostro declino è iniziato con l'adesione al governo Draghi"

di redazione politica
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Beppe Grillo e Virginia Raggi
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M5s, Conte: "Non è nel nostro Dna vivacchiare". Ma c'è un piano segreto per farlo cadere

Giuseppe Conte esce allo scoperto dopo il flop del M5s alle Europee. Il partito non è riuscito neanche a raggiungere il 10%, fermandosi al 9,99, un risultato molto sotto le attese. Subito dopo le Europee l'ex premier ha ventilato di "farsi da parte", anche durante l'assemblea con i parlamentari del M5s: "È stato un atto di responsabilità - dice Conte a Il Fatto Quotidiano - per aprire una seria riflessione interna, non dando nulla per scontato, neppure la mia leadership. Ne è nata una discussione molto schietta, sia in assemblea con gli eletti che in Consiglio nazionale, con un forte approccio costruttivo. Ho avvertito la forza propulsiva di cui parlavo, non è nel nostro Dna vivacchiare. Forse - prosegue Conte a Il Fatto - è arrivato il momento di chiedere scusa agli elettori del Movimento rimasti delusi per il nostro sostegno al governo Draghi. Mi scuso innanzitutto io, anche se è noto che la mia posizione fu motivata solo dal fatto di difendere le riforme del Movimento in un momento tragico, con la gente in fila per i tamponi".

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Ma intanto si rafforza l'asse tra Virginia Raggi e Beppe Grillo e si studia un piano per la successione di Conte. L'ex sindaca di Roma svela: "Beppe Grillo - dice Raggi a Il Corriere della Sera - mi ha detto che c'è e ci sarà sempre per il Movimento. In questa fase di difficoltà sarà facile vederlo più spesso. Anche gli avversari più critici hanno sempre riconosciuto a Beppe una non comune capacità di guardare avanti - aggiunge - in questo non è cambiato. Sicuramente è attento ed è sempre un vulcano di idee. Siamo rimasti d'accordo che ci sentiremo con più frequenza". E quanto alle voci di un suo addio al Movimento 5 stelle, "ho collaborato a farlo nascere quando eravamo in pochi e giravamo con un banchetto di plastica per raccogliere firme sul referendum per l'acqua pubblica. Ho sempre quello spirito. Su di me hanno detto di tutto e non ci hanno preso mai. Magari qualcuno se lo augura anche ma fa parte del gioco", la risposta di Raggi.