M5s, Conte rilancia su reddito-giustizia. Senza accordo si può votare nel 2022

Ecco chi può far parte della sua squadra, che sarà annunciata a settembre

Mario Draghi Giuseppe Conte
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Politica
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Dopo il plebiscito che gli ha consegnato la guida dei 5 stelle, con il 92,8% delle preferenze nel voto degli iscritti, Giuseppe Conte incassa gli auguri di buon lavoro da parte dei leader del Movimento e di quelli del centrosinistra. Silente invece, almeno per il momento, il garante Beppe Grillo, che sui social ha parlato di salute del suolo e cambiamenti climatici. E' stato proprio il fondatore ad indicare l'ex premier come nuovo presidente del Movimento dopo che si è ricomposta la frattura tra i due sul nodo della leadership e dello Statuto. Nelle prime parole successive alla chiusura delle votazioni Conte ha tracciato una direzione di marcia: "Da settembre girerò personalmente tutta l'Italia, nel giro di alcuni mesi, spero già a fine anno, avremo il piu' partecipato e articolato programma di governo mai elaborato".

Conte lancia la nuova squadra M5a a settembre

Mentre, intervistato dal Fatto Quotidiano, l'avvocato spiega: "La nuova squadra arrivera' a settembre. Sara' la testimonianza di un grande rinnovamento, con l'inserimento di un centinaio di nuove figure". Capitolo giustizia, l'ex premier chiarisce: "In prossimita' della scadenza del regime transitorio, vigileremo affinche' la durata media dei processi sia davvero piu' breve, in modo che non siano a rischio di estinzione. Altrimenti interverremo coi correttivi necessari". Sulla linea dei 5 stelle nei confronti del governo precisa: "Nel M5s non ci saranno governisti e anti-governisti. Lavoreremo tutti per offrire leale collaborazione al governo". Ma "ci faremo sentire sui contenuti concreti, vogliamo cooperare in modo franco e costruttivo". Quanto ai rapporti con l'ex capo politico del M5s, il ministro degli Esteri Luigi di Maio, Conte assicura: "Tra noi non c'e' alcun dualismo". Con il titolare della Farnesina che rivendica: "Piu' volte hanno provato a raccontarci come finiti, lacerati, ma siamo ancora qua. Uniti, con le idee chiare, con una nuova energia e con tante responsabilita' che vogliamo onorare al meglio".

Conte rilancia su reddito di cittadinanza e giustizia, senza accordo con Draghi possibile voto nel 2022

Seppure Conte garantisca lealta', il rapporto con l'esecutivo Draghi potrebbe, alla ripresa dell'attivita' a settembre, rappresentare uno dei nodi della nuova leadership del Movimento, al cui interno permangono posizioni critiche, a partire dai temi della giustizia, ma dirimente sara' soprattutto il dossier sul destino del reddito di cittadinanza. Nessun commento dal centrodestra, mentre gli ex alleati del Conte II salutano con soddisfazione l'elezione dell'avvocato pugliese e gia' guardano ai prossimi appuntamenti elettorali e a una rinnovata collaborazione. Dal segretario Pd Enrico Letta arrivano i "complimenti e un grande in bocca al lupo da tutti noi a Giuseppe Conte per l'elezione a Presidente del M5s". Mentre Goffredo Bettini, tra i sostenitori del governo giallorosso piu' attivi a sinistra, sottolinea: "L'elezione di Conte e' un fatto positivo per il centrosinistra, la democrazia italiana e la stabilizzazione ulteriore del governo Draghi. Si apre una nuova pagina per l'esperienza politica ispirata e fondata da Beppe Grillo. C'e' un grande spazio per una ricerca unitaria e per ridurre le distanze che ancora ci sono con il Pd di Letta e la sinistra".

M5s, i possibili nomi per la squadra di Conte

Dopo la pausa estiva la prima scadenza interna per Conte sara' quella dell'organizzazione della nuova catena di comando del Movimento. Osvaldo Napoli di Coraggio Italia valuta positivamente un eventuale impegno come vice della sindaca uscente di Torino Chiara Appendino, un nome di cui si discute da tempo. Tra gli altri possibili componenti della squadra si fanno i nomi di Paola Taverna ed Alfonso Bonafede. Poi ci sara' la tornata di amministrative il 3 e 4 ottobre, con Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli al voto. I sondaggi parlano delle liste M5s in affanno nei consensi al primo turno ma i cui voti che potrebbero essere importanti dove e' stata formata una coalizione di centrosinistra o ai ballottaggi. E la partita del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei 5 stelle, di cui pezzi della maggioranza, a partire da Lega ed Italia viva, chiedono una revisione.