M5S, "Conte vuole il voto nel 2022. Draghi al Quirinale e asse con Salvini"

Intervista di Affaritaliani.it a Paolo Becchi, ex ideologo del MoVimento 5 Stelle: "Se il premier tocca il RdC salta tutto"

Di Alberto Maggi
(fonte Lapresse)
Politica
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Via libera al nuovo statuto del Movimento 5 Stelle. Come saranno i grillini di Giuseppe Conte?
"I 5 Stelle non saranno più i 5 Stelle, ma il nuovo partito di Conte, di centro, che aspira a occupare il centro all'interno del Centrosinistra. Ovviamente Conte vorrà andare all'incasso".

Cioè?
"Il semestre bianco del Presidente della Repubblica sarà un semestre nero. Conte vuole e deve passare all'incasso e cioè capitalizzare la popolarità di cui ancora gode, in parte, e non può certo aspettare il 2023".

Ma oggi su Repubblica il ministro Di Maio afferma che il premier Draghi può dormire sonni tranquilli...
"Nel precedente M5S avevamo Di Maio e Casaleggio, oggi ci sono Di Maio e Conte. Il primo è in Parlamento e il secondo no. Ma attenzione, il fattore chiave sarà il reddito di cittadinanza".

Ovvero?
"Conte potrà sopportare tutto ma non che venga toccato il RdC, se Draghi lo tocca salta tutto. Conte vuole far saltare tutto e aspetta che il premier tocchi il RdC per dare una legnata a una persona che odia e che è andato a Palazzo Chigi al suo posto. Chi dice che in questi sei mesi bisogna stare tranquilli altrimenti arrivano i militari esagera, non siamo a questo punto, ma il progetto di Conte è chiaro, anche se difficile da realizzare".

Elezioni il prossimo anno subito dopo il nuovo Capo dello Stato...
"Esatto, il nuovo leader del M5S vuole le elezioni nel 2022 perché se aspetta il 2023, ovvero la fine della legislatura, il M5S sarà ancora più indebolito. Tra sei-otto mesi, invece, un 10% può ancora prenderlo. Votando il prossimo anno Conte perde rispetto al 2018, ovvio e lo sanno tutti, ma almeno ha il suo partito ed elegge chi vuole con una percentuale ancora accettabile".

In questo progetto Conte potrebbe avere come alleato Salvini, che vuole il voto nel 2022?
"Partendo da situazioni completamente diverse, entrambi, Conte e Salvini, hanno lo stesso desiderio, le elezioni politiche il prossimo anno".

Un modo per andare al voto potrebbe essere quello di eleggere Draghi al Quirinale...
"Esatto, in questo modo si toglierebbe dai piedi, anche se il premier vuole restare fino al 2023. Ma eleggere Draghi al Quirinale significherebbe far saltare il governo e andare dritti alle elezioni politiche".

Ma Draghi sta gestendo il Pnrr...
"Vero, infatti in Europa non va il Presidente della Repubblica a trattare, come accade in Francia con Macron, ma il presidente del Consiglio. Il quirinalista del Corriere della Sera Marzio Breda, che esprime spesso la posizione del Capo dello Stato, ha fatto ventilare le possibili dimissioni di Mattarella forse per mettere paura. Poco cambia, questo semestre bianco sarà un semestre nero, in termini di tensioni politiche".

E tutto dipende dal reddito di cittadinanza, come spiegava prima...
"Il M5S ha accettato la riforma Cartabia, ma non può accettare modifiche al RdC, altrimenti salta tutto. Draghi sta umiliando Salvini ogni giorno, togliendo ad esempio Quota 100, ma non dice una parola sul reddito di cittadinanza. E non è certo un caso".