Costituente M5s, il destino di Conte in mano a 45mila persone. Senza maggioranza dei voti lascerà l'incarico

Si inizia oggi a votare sui quesiti, gli iscritti erano 170mila ma ora si sono dimezzati. Se Conte non avrà il consenso della maggioranza più uno tornerà protagonista Grillo

di redazione politica
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Costituente M5s, la battaglia finale Conte-Grillo. L'ex premier si gioca tutto

L'attesa è finita, da oggi inizia ufficialmente l'Assemblea costituente del M5s tanto voluta dal leader Giuseppe Conte. L'ex premier si gioca tutto e ha già annunciato che in caso di risposta non adeguata ne trarrà le conseguenze. Conte fa riferimento agli aventi diritti al voto che sono chiamati ad esprimere il loro parere sui quesiti proposti per rifondare il Movimento. Serviranno almeno 45mila voti per restare in sella (la maggioranza), infatti - riporta Il Corriere della Sera - la base è stata dimezzata: gli stellati chiamati alle urne sono 88.943. Erano 170 mila in primavera (quasi 160 mila al primo turno per la selezione dei candidati delle Europee). Dopo mesi d’attesa, Giuseppe Conte è chiamato alla prova del quorum: un azzardo in cui l’ex premier si gioca tutta la posta (politica).

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Dovesse riuscire a coinvolgere la maggioranza della base nelle operazioni di voto, il presidente stellato si ritroverebbe con buona probabilità in mano un partito ancora più legato alla sua figura. La tensione è alta tra i big del Movimento, anche se c’è chi ostenta sicurezza: "Quota 45 mila la raggiungiamo senza dubbio su temi di questa portata". Ma l’ultima volta che i Cinque Stelle hanno superato i 40 mila votanti - prosegue Il Corriere - era il marzo 2022 e si doveva scegliere se eleggere Conte leader dopo la causa legale a Napoli che aveva azzerato i vertici. Grillo, si sa, punta sull’astensione. E i big stellati guardano il match pensando anche al futuro. Chiara Appendino si è smarcata un po' dalla linea contiana.

"La mancanza di un’identità forte sta facendo disperdere il nostro vento nelle vele del Partito democratico. In questo sciagurato schema ci stanno fagocitando e siamo diventati il socio minoritario", ha detto l’ex sindaca. Proprio per via della sua presa di posizione c’è chi vede in lei un’alternativa a Conte nel caso il progetto della Costituente dovesse fallire. In caso di astensione importante della base, c'è una sola certezza: Grillo tornerà protagonista.

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