Governo, Conte verso lo strappo. Pessimismo. Verso le elezioni

Il M5S non vota la fiducia al governo? Dieci parlamentari passano con Di Maio

Di Alberto Maggi
Politica
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Governo, tensione alle stelle. Draghi deluso da Conte, falchi fortissimi nel M5S. E Salvini...


Pessimismo. Fonti Pd e Insieme per il Futuro spiegano ad Affaritaliani.it che in queste ore, salvo miracoli dell'ultimo momento, prevale la convinzione che nel Movimento 5 Stelle passi la linea dei falchi con l'uscita dall'aula al Senato sulla fiducia al governo sul Dl Aiuti. Una scelta che provocherebbe l'immediata salita al Quirinale di Mario Draghi e a quel punto la palla passerebbe al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il premier è molto deluso, raccontano. Dopo aver messo sul tavolo 13 miliardi di euro per provvedimenti sociali e anti-crisi la risposta, ufficiosa, dei 5 Stelle e di Giuseppe Conte è stata molto fredda.

Draghi è stato chiaro: non ci sono altri governo dopo questo (nessun Draghi bis senza il M5S). E le ipotesi spaziano dalle elezioni a fine settembre, dall'anticipo della Legge di Bilancio con le urne a dicembre fino al tentativo di ricucire con il M5S nonostante la mancata fiducia (ipotesi remota in quanto sarebbe un

Camera: Francesco Berti lascia gruppo M5S, passa a Ipf 

Francesco Berti lascia il gruppo parlamentare di M5S alla Camera e aderisce a IPF. Lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari di maggioranza. Lunedì Berti aveva votato a favore del decreto Aiuti, mentre il resto del suo gruppo non aveva partecipato alla votazione. 

precedente che anche altri, come la Lega, potrebbero imitare). La situazione è tesissima e a Palazzo Madama nei pentastellati i falchi sono numericamente maggioranza. Nella tarda serata il confronto tra Conte e i parlamentari pentastellati dirà, forse, l'ultima parola. Matteo Salvini è stato chiarissimo: senza fiducia dei grillini al governo, "basta sia" e si torna subito alle elezioni.

Intanto dal nuovo gruppo di Luigi Di Maio, forte dell'ingresso di Emilio Carelli, ex M5S che aveva scelto Brugnaro e Toti, si guarda con attenzione a quanto sta accadendo. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, in caso di strappo di Conte ci sarebbe sicuramente il passaggio a Insieme per il Futuro di Francesco Berti, deputato pentastellato che ha votato pochi giorni fa la fiducia sul Dl Aiuti a Montecitorio. Ma, spiegano fonti qualificate, una decina di parlamentari, tra deputati e senatori, potrebbe passare dai 5 Stelle a Insieme per il Futuro. Si tratta di esponenti governativi rimasti nel Movimento che non condividono la deriva anti-Draghi. Quanto alle alleanze al momento è tutto fermo.

Il cantiere centrista del ministro degli Esteri prevede tempi lunghi per essere implementato e un'accelerazione verso le urne cambierebbe completamente lo scenario. Gli interlocutori restano sempre gli stessi: da Toti a Brugnaro, da Calenda a Renzi fino a diversi amministratori locali tra i quali il sindaco di Milano Sala. Ma al momento, spiegano fonti di Ipf, non ci sono novità. Prima occorre capire se l'esecutivo andrà avanti o no e se si andrà alle elezioni.