M5s, da campo largo a solco largo. Conte si sfila pure sulle cittadinanza: "Non siamo un cespuglio del Pd"

Aumentano le divergenze coi dem: in direzioni opposte anche sulla Rai, sulla guerra e sul referendum

di redazione politica
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M5s, Conte sempre più lontano da Schlein: in disaccordo su tutto

Ormai è sempre più evidente, nonostante i tentativi di restare uniti, che il M5s e il Pd stiano andando in direzioni opposte e che il campo largo sia sempre più un progetto destinato a fallire. L'ultimo strappo di Giuseppe Conte è sulla cittadinanza, il M5s ha deciso di non aderire alla raccolta firme per arrivare al referendum, ma non c'è intesa - riporta Il Messaggero - neanche sulla posizione da prendere sulla guerra e sulle nomine Rai. "Guarda, Elly, - dice Conte - è un errore chiamarci fuori dalla Rai, perché così la destra ha campo libero per compiere tutta la sua occupazione del potere". Quello che Giuseppe non ha detto a Elly, ma che molti dei suoi dirigenti sussurrano a mezza bocca è questo: cari dem, facile per voi chiamarvi fuori da Viale Mazzini e Saxa Rubra, tanto lì dentro già occupate un sacco di posti.

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Non può sfuggire - prosegue Il Messaggero - che mentre Elly firma il referendum per la legge sulla cittadinanza, Giuseppe si tiene alla larga dai banchetti (virtuali) e da questo tema, forse memore di quando al tempo del governo giallo-verde sul tema immigrazione era assai distante dalla linea del Pd e probabilmente così è rimasto. E che cosa dire sulla guerra? Il no alle armi a Kiev è un mantra stellato, mentre i dem hanno sempre detto di sì alle armi a Kiev. Salvo non voler lasciare la bandiera del pacifismo nelle mani di Conte e quindi via con la marcia di Assisi e via soprattutto, in sede europea, con il no all’uso delle armi date agli ucraini in Russia.