"M5S di Conte? Grillo out senza alcun ruolo, Di Maio aiutante. E il Pd..."

Il M5S di Conte, la svolta centrista di Salvini e la federazione di Centrodestra... Intervista di Affaritaliani.it a Massimo Cacciari

Di Alberto Maggi
Beppe Grillo Giuseppe Conte
Lapresse
Politica
Condividi su:

Conte prende finalmente in mano il M5S dopo l'uscita di Casaleggio. Che cosa ne pensa?
"Si era capito da tempo che sarebbe finita così. Conte è l'unica chance che hanno i 5 Stelle per sopravvivere e fanno bene ad affidarsi all'ex premier. E' la loro unica possibilità".

Che M5S sarà quello di Conte?
"Avrà una linea liberale mantenendo solo alcuni dei must storici del Movimento. Scompariranno tutti i temi giustizialisti e conserveranno l'attenzione all'ambiente assomigliando un po' ai Verdi. Manterranno giusto due o tre storiche bandiere, come appunto l'ambiente e il reddito di cittadinanza, eliminando tutto il giustizialismo".

Grillo avrà ancora un ruolo?
"Nessuno lo abbandonerà come è stato fatto con Casaleggio, ma ormai è chiaro che non avrà alcun ruolo in futuro. Lo convocheranno ogni tanto come padre nobile e fingeranno che abbia ancora un incarico. Tra l'altro, lo stesso Grillo è arci-stufo della sua creatura".

E Di Maio?
"Fa buon viso a cattiva sorte. Lui sarà l'aiutante di Conte, è del tutto evidente che, con tutto rispetto, non poteva fare lui il leader. Ci sono limiti anche alle comiche".

Il M5S di Conte riuscirà ad accordarsi in vista delle elezioni politiche con il Pd di Letta?
"Certo che l'accordo è possibile, non credo che ci siano motivi di reale dissenso tra i due. Sono entrambi polli da batteria, allevati e cresciuti bene. Persone che hanno studiato e sanno come intendersi".

Che cosa pensa della svolta centrista di Salvini?
"Anche lui è stato costretto a fare buon viso a cattiva sorte, se vuole continuare a stare in sella nella Lega. Ha dovuto eliminare i toni sovranisti e nazionalisti e i messaggi esasperati soprattutto sull'immigrazione. In Italia, che non è la Tanzania esterna, hanno capito tutti che non si può essere leader e potenziali premier con atteggiamenti e linee politiche contro l'Europa, populiste e sovraniste".

Nascrà la federazione di Centrodestra?
"Certo che andrà in porto, soprattutto per contrastare Meloni".

Ah, quindi il vero obiettivo è fermare Fratelli d'Italia...
"La federazione nascerà dalla necessità di rafforzare al centro la leadership di Salvini e anche per arginare l'ascesa di Meloni. Se Fratelli d'Italia fosse il primo partito alle prossime elezioni politiche sarebbe difficile per il Centrodestra impedire a Meloni di andare a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio. E quindi mettono le mani avanti con la federazione tra Lega e Forza Italia, proprio per mantenere un certo margine di vantaggio su Fratelli d'Italia".

Salvini o Giorgetti premier se vince il Centrodestra?
"E' possibile che facciano Giorgetti premier con Salvini che resta leader del movimento, non sarebbe stupefacente. E' possibile. L'unica cosa geometricamente certa oggi è che tanto il M5S con Conte quanto la nuova Lega con Salvini hanno dovuto ridimensionarsi, rimangiandosi certi temi, populisti e sovranisti".