M5s, tentazione di Conte in Ue: alleanza rossobruna con tedeschi e slovacchi

I grillini guardano alla pacifista Sahra Wagenknecht, uscita dalla Linke in Germania e allo Smer di Fico a Bratislava

di redazione politica
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Politica

M5s, Giuseppe Conte annuncia "un'alleanza a sorpresa in Europa". Le voci sull'ex Linke e lo Smer

Il M5s non ha ancora una sua collocazione europea e questo alla vigilia del voto potrebbe rivelarsi un problema per il partito di Giuseppe Conte e le future alleanze a Bruxelles. Dopo gli esordi con la destra euroscettica di Nigel Farage il M5S è senza casa europea dal 2019. Nella legislatura ormai terminata le lunghe trattative prima con il gruppo socialista e poi con i verdi non sono mai andate in porto. Da qui - riporta La Repubblica - la pazza idea, ma a pensarci bene neanche troppo: creare un nuovo gruppo europeo, con Sahra Wagenknecht — uscita dalla Linke, la sinistra radicale tedesca, per fondare un partito a suo nome — e i 5 Stelle azionisti principali. Conte nei giorni scorsi aveva annunciato una nuova alleanza: "Andremo nell’area progressista, non con i socialisti. Ci sarà una sorpresa".

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La sorpresa potrebbe quindi essere questa e negli ambienti del Parlamento europeo in diversi confermano l’ipotesi. Il M5S - prosegue Repubblica - oggi propone un’agenda genericamente progressista, ma con un approccio volutamente post-ideologico. Dopodiché per creare un nuovo raggruppamento a Bruxelles servirebbe un minimo di 25 parlamentari, eletti in almeno sette paesi. Con un ipotetico 15 per cento l’8 e il 9 giugno, il M5S potrebbe eleggere 15-16 deputati europei; il Bsw altri 6-7. Chi potrebbero essere gli altri? Indiziato speciale è lo Smer, i socialdemocratici slovacchi di Robert Fico, anch’essi con un’agenda euroscettica e dialogante con i russi, perciò sospesi dal gruppo socialista. La tentazione di Conte è quindi quella di stringere un'alleanza rossobruna.