M5S, verso il Crippa ter: allontana le elezioni e dà stabilità ai grillini
M5S, Crippa è vicino a Grillo, ottimi rapporti con Di Maio e Fico...
M5S, la riconferma di Crippa sta tenendo fermi i potenziali scissionisti
Per Davide Crippa, dopo l'esperienza come sottosegretario 5stelle al Mise nel primo governo Conte, è iniziata una vera e propria carriera come capogruppo grillino alla Camera. Una carriera che si appresta ormai ad essere definita di lungo corso. Per la terza volta, infatti, si accinge ad essere eletto presidente del gruppo pentastellato di Montecitorio: un record.
A chi si chiede il motivo di questa longevità un grillino tra i più navigati risponde che "alla base c'è senza dubbio la garanzia di non voler andare al voto, ma di far proseguire la legislatura". Questa certezza, per molti deputati del corpaccione grillino, è ciò che basta a prestare il proprio favore alla rielezione di Crippa.
"Questo - prosegue la fonte -, nel frattempo che molti colgono nell'atteggiamento di Conte la precisa volontà di andare al voto anticipato. La rinuncia alla candidatura per le suppletive nel collegio di Roma va proprio in quella direzione".
Ed ecco, appunto, che Crippa diventa una sicurezza di solidità per i deputati pentastellati che spingono per proseguire nella legislatura in corso.
Davide Crippa è vicino al garante Beppe Grillo e ha un ottimo rapporto sia con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che con il presidente della Camera Roberto Fico. Non solo, un deputato pentastellato al primo mandato fa notare che "Crippa ha resistito anche alle pressioni contiane che lo volevano fuori dai giochi per la presidenza del gruppo 5stelle alla Camera".
In questo quadro intanto non mancano tra i grillini sirene di partenze: una trentina di parlamentari sarebbero in procinto di andare via, complici - sembra - anche le ultime dichiarazioni di Conte, secondo cui quello della competenza è l'unico metodo per l'assegnazione di ruoli all'interno del Movimento. "Quindi? Ci candida tutti con i cv?", commenta stizzita una deputata grillina.
Al momento, dunque, segnali come la candidatura unitaria di Crippa (ma soprattutto l'intenzione dell'attuale, e futuro, capogruppo di non andare alle urne) stanno tenendo fermi i potenziali scissionisti. Cosa succederà nei prossimi passaggi, tra votazioni interne ed elezione del presidente della Repubblica, però, rimane un'incognita.