Manovra, Anelli (presidente Ordini dei Medici) ad Affaritaliani.it: "Non ferma la fuga dal servizio sanitario nazionale"

"Servono 10 miliardi di euro per una riforma complessiva". Intervista esclusiva

Di Alberto Maggi

Filippo Anelli

Politica

"Il governo faccia chiarezza sui numeri per la sanità nella Legge di Bilancio. Il principale problema sono le liste d'attesa troppo lunghe"


"Bisogna vedere che cosa c'è esattamente nella Legge di Bilancio prima di dare un giudizio complessivo e definitivo. Perché non c'è ancora chiarezza. Nei testi si parla di 1,250 miliardi di euro e invece il ministro dell'Economia Giorgetti ha parlato di 2,5 miliardi euro. Abbiamo chiesto al governo di fare chiarezza al più presto". Lo afferma ad Affaritaliani.it Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, in merito a quanto stabilito dalla manovra dell'esecutivo sulla sanità per il prossimo anno.

"Resta il fatto che, al di là dei miliardi e la cifra non è indifferente, si tratta di capire come il governo intende agire. Noi abbiamo una serie di problematiche che interessano i cittadini e alle quali dobbiamo dare risposte. La principale è quella delle liste d'attesa troppo lunghe che risentono della scarsa attrattività del sistema sanitario italiano per i professionisti. C'è una fuga dal servizio sanitario nazionale. Queste risorse sono sufficienti per rallentare questa fuga e iniziare a invertire la tendenza? Così come sembra dalle prime informazioni no. Ma è certo che un miliardo in più o in meno non è poca cosa, anche se noi avevamo chiesto 10 miliardi di euro per una riforma complessiva del sistema visto che sul territorio, oltre a medici soprattutto di base, mancano anche infermieri, psicologi e altre figure importanti. Le risorse devono essere finalizzate a dare risposte concrete al problema delle liste d'attesa che è ciò che la gente si attende", sottolinea Anelli.

Per quanto la difesa dei medici, degli infermieri e di chi lavora soprattutto nei pronto soccorso dopo i numerosi episodi di violenza, il presidente di Fnomceo commenta: "Su questo punto c'era un impegno del sottosegretario Mantovano a inserire nella finanziaria le risorse per la videosorveglianza. Siamo contenti del decreto che il governo ha fatto velocemente che prevede l'arresto in flagranza differita entro le 48 ore dal reato ma per poter arrestare chi delinque occorrono i filmati. E se mancano le videocamere e non vengono installate il provvedimento è del tutto inefficace", conclude Anelli.



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