Manovra, Forza Italia subito in pressing dopo l'accordo di governo. "Priorità assoluta è tagliare l'Irpef per il ceto medio a inizio 2025"
Gli azzurri non mollano e rilanciano. Parlano Cattaneo e Nevi
"Sulle privatizzazioni ci sarà un'accelerazione nel 2025"
"Per Forza Italia i capisaldi della manovra economica sono il taglio delle tasse, della spesa improduttiva e il sostegno al ceto medio e produttivo", afferma ad Affaritaliani.it il responsabile Dipartimenti di Forza Italia Alessandro Cattaneo, all'indomani del vertice di governo sulla Legge di Bilancio per il 2025. "Lo abbiamo fatto con l'Irpef per i redditi di base fino a 35mila euro lordi l'anno rendendoli strutturali, lo facciamo con l'Ires premiale per le aziende che investono nel sistema Paese e sull'Irpef per la classe media l'impegno è solo rimandato. Nel senso che ora sarà importante capire dal concordato quante risorse arrivano, ma certamente con l'inizio del prossimo anno la priorità per Forza Italia è e sarà quella di un segnale forte al ceto medio. E quindi la riduzione dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro, o almeno fino a 50mila euro, rimane una nostra priorità assoluta", conclude Cattaneo.
NEVI, PORTAVOCE NAZIONALE DI FORZA ITALIA, AD AFFARITALIANI.IT/ "Sì, è slittato perché la situazione economica è tale per cui abbiamo deciso, come Forza Italia aveva chiesto, di mettere i fondi a disposizione delle imprese con la riduzione dell'Ires. Se non ci sarà crescita economica le risorse diminuiranno e non si potrà fare nulla". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, conferma che nella Legge di Bilancio per il 2025 non ci sarà il taglio dell'aliquota Irpef sopra i 40mila euro di reddito l'anno, dopo il vertice tra i leader della maggioranza di ieri a Palazzo Chigi.
Una doccia fredda per il ceto medio e voi ci puntavate tanto… "Ma la misura non è affatto accantonata, adesso purtroppo le risorse non ci sono per far partire la riduzione dell'Irpef anche al ceto medio da gennaio 2025. Ma si potrà fare anche nel corso del prossimo anno senza aspettare il 2026 con la prossima manovra. Tutto dipenderà da come va il concordato fiscale che si chiude giovedì, dopodomani, e dalle entrate fiscali. Noi continuiamo a chiedere il taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro di reddito all'anno appena possibile".
"La cosa importante - sottolinea Nevi - è che finalmente c'è stata chiarezza e collegialità, la maggioranza esce rafforzata. Siamo contenti e soddisfatti perché come Forza Italia abbiamo portato a casa molte cose che avevamo chiesto".
Per le partite Iva cambia qualcosa? "Rimane quello che era già previsto in previsione della futura riduzione dell'Irpef". Sulle privatizzazioni ci sarà un'accelerazione nel 2025? "Certamente sì. Mi pare che su questo ci sia grande convinzione da parte di tutti". Infine la sanità. "I leader della maggioranza hanno deciso di mettere più fondi per gli straordinari di medici e infermieri con l'obiettivo di abbattere il più possibile le liste d'attesa", conclude Nevi.
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