Manovra, Conte canta vittoria: "Difesi RdC e Superbonus"

Non manca però qualche critica al "governo che avrebbe dovuto osare di più e confermare il cashback"

Politica
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Giuseppe Conte, leader del M5S, commenta in modo molto favorevole le decisioni assunte dal Governo di Mario Draghi in merito alla manovra economica

"Oggi in Consiglio dei Ministri il M5S ha difeso misure per la crescita e conquiste sociali portate in dote al Paese in questi anni. Non è questo il governo politico dei nostri sogni, ma siamo rimasti in trincea per difendere quanto costruito in questi anni per famiglie, lavoratori e imprese", scrive l'ex Premier sui social.

"Oggi confermiamo tante misure del nostro Governo. Dai sostegni su scuola, università e ricerca agli investimenti per le imprese fino al taglio del cuneo fiscale a beneficio di aziende e delle buste paga dei lavoratori; circa 30 miliardi spalmati su più anni per la crescita nel campo delle ristrutturazioni, dell'edilizia, della transizione; 2 miliardi contro il caro-bollette del primo trimestre 2022 e fondi per zone colpite dal sisma del 2016", aggiunge.

Conte rivendica la paternità di alcuni provvedimenti: "Solo grazie alla nostra insistenza, il Superbonus 110% - misura ideata dal M5S - viene prorogato. Abbiamo abbattuto un altro muro, ottenendo una prima estensione della proroga alle abitazioni monofamiliari. Dobbiamo però allargare la platea delle famiglie e stiamo già lavorando per un ulteriore innalzamento del limite Isee che ci è stato originariamente proposto. Vedremo se il M5S in Parlamento resterà solo sulla difesa di uno strumento, il Superbonus, che vale 12 miliardi di Pil e 150mila posti di lavoro l'anno. Cosa faranno la destra e i partiti affini? Remeranno contro Pil, crescita e posti di lavoro? Remeranno contro gli italiani che vogliono ristrutturare casa? Li aspettiamo al varco".

Ovviamente, lo ha soddisfatto molto la conferma del Reddito di cittadinanza: "Abbiamo fatto quello che avevamo detto: lo abbiamo rifinanziato e migliorato. Chi percepisce l'assegno viene incentivato ad accettare già la prima offerta di lavoro, se non lo fa il sostegno viene gradualmente decurtato. E questo è giusto perché in un momento così difficile del Paese una offerta di lavoro non si rifiuta. Diventano rapidi e semplici gli sgravi per tutte le imprese che assumono percettori del Reddito in cerca di lavoro. Stringiamo i meccanismi di controllo e intervento contro le truffe. Lasciamo invariata la protezione economica per disabili, minori, soggetti fragili, per chi non è occupabile".

Non manca però qualche critica: "Ci spiace constatare (ma se pensiamo alle tradizionali strizzate d’occhio di alcuni partiti all’evasione) che non tutti tengono, come il M5S, a un vero piano anti-evasione: ripristinare il cashback, rivedendo la misura dopo la prima applicazione, sarebbe servito a continuare a orientare i consumatori verso i pagamenti digitali (la c.d. “spinta gentile”) e quindi a contrastare gli oltre 100 miliardi di evasione annui persi in Italia", scrive Conte.

C'è anche una stoccata al suo successore: "Su questo il Governo avrebbe dovuto osare di più e non lasciarsi distrarre dai partiti che declamano di voler abbassare le tasse ma fanno finta di non capire che l’unico modo serio e sostenibile per ottenere questo risultato è che tutti paghino le tasse perché tutti paghino meno. Ma questa è una battaglia che il M5S porterà avanti con forza e determinazione. Ad altre forze politiche, alla destra e ai suoi nuovi compagni di viaggio - alla schiera che va da Meloni a Renzi, passando per Salvini - lasciamo l'onere di "coccolare"  gli evasori fiscali a tutto danno delle nostre scuole, dei servizi, degli ospedali. Noi siamo sul fronte opposto. Continuiamo a difendere il bene dell'Italia".