"Irpef giù dal 35 al 33% per i redditi fino a 60 mila €". Punto per punto la manovra secondo Forza Italia

Legge di Bilancio, intervista al responsabile Dipartimenti di Forza Italia Alessandro Cattaneo

Di Alberto Maggi
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 Alessandro Cattaneo
Politica

Manovra, privatizzazioni e pensioni minime altre priorità di Forza Italia


"Si riparta dalla classe media. Credo che questo debba essere, in linea con quanto ha sempre sostenuto Forza Italia, il primo cardine della prossima manovra finanziaria". Lo afferma in una lunga intervista ad Affaritalliani.it il responsabile Dipartimenti di Forza Italia Alessandro Cattaneo, che spiega punto per punto le priorità del partito guidato da Antonio Tajani per la Legge di Bilancio per il 2025.

"Il taglio dell’Irpef sulla classe media deve essere dunque il primo obiettivo, una battaglia che testimonia con chiarezza la nostra identità liberale. Se pensiamo che la middle class nel nostro Paese rappresenta il 14% dei contribuenti, ma concorre per quasi il 70% dell’intera Irpef, questo certifica, dati alla mano, che c’è la necessità, direi anche l’urgenza, di darle finalmente respiro. Poco o tanto che sia questo intervento, occorre dare un primo e importante segnale politico. Anche perché, come è noto, far ripartire la classe media significa far ripartire i consumi e dare ulteriore vigore a tutta l’economia. Specie in un momento nel quale il Pil è non solo superiore alle attese, ma anche rispetto a quello di partner europei come Francia e Germania. Senza dimenticare che i numeri sull’occupazione sono altrettanto incoraggianti, con mezzo milione di posti di lavoro in più da inizio anno a luglio. Questi dati non sono soltanto la prova provata della bontà dell’azione di governo, ma producono frutti preziosi in termini di extra gettito, con oltre 24 miliardi in più rispetto allo scorso anno. Ciò significa che se l’economia va, ti ripaghi il debito, hai le coperture e ci sono anche le risorse per fare le necessarie politiche di welfare".

"La riduzione dell’Irpef dal 35 al 33 per cento per i redditi fino a 60 mila euro, come propone il nostro leader Antonio Tajani, significa dunque continuare a dare impulso a una strategia virtuosa. E questa misura, lo diciamo da liberali, si può e si deve sostenere innanzitutto attraverso un sempre maggiore efficientamento della spesa pubblica. Un riordino delle detrazioni fiscali, che valgono 100 miliardi di euro, può portare non pochi benefici. Così come c’è tanto da razionalizzare sui 400 miliardi di costi Inps. Di questi, ben 170 vanno sotto la voce assistenza. Tuttavia, come è noto, il passaggio dalla giusta assistenza all’ingiusto assistenzialismo spesso non è molto chiaro. Specie in assenza di un registro del welfare che potrebbe scongiurare l’anomalia che ad uno stesso soggetto vengano erogati contributi da più amministrazioni pubbliche", sottolinea Cattaneo.
 
"Un altro aspetto fondamentale per il futuro della nostra economia è senza dubbio quello delle privatizzazioni. Credo che un percorso in tal senso, che coinvolga realtà come Poste Italiane, Ferrovie dello Stato e anche Mps, non sia più rinviabile. Allo stesso tempo, ritengo che attivare e ampliare la partnership pubblico-privato non possa che fare bene allo sviluppo e alla crescita del Paese. Una forza liberale come la nostra deve porsi questo obiettivo, puntando a fare dell’Italia un luogo di sempre maggiori investimenti della finanza internazionale. Anche e soprattutto attraverso una virtuosa semplificazione legislativa e meno burocrazia. Siamo il governo più stabile del continente, l’unico che ha aumentato il consenso alle recenti elezioni europee, e questo non può che attrarre potenziali investitori stranieri. Creando le giuste occasioni fiscali e rendendo più agevole il compito di chi ha interesse a investire nel nostro Paese, sono certo che i risultati non tarderanno ad arrivare e saranno superiori alle attese".

"Compatibilmente con le coperture finanziarie, altri obiettivi di legislatura sono senza dubbio quelli di sostegno ai pensionati e ai giovani. Un segnale forte va dato sulle pensioni minime, ma anche attraverso misure di garanzia sui mutui delle giovani coppie, specie in un periodo di tassi alti.  A tal riguardo, spero che i tassi vengano presto tagliati: non credo infatti che sussista ancora quel rischio di inflazione che giustificava determinate scelte a livello di Banca Centrale Europea. Per le piccole e medie imprese italiane, che sono la spina dorsale del tessuto economico nazionale, un minor costo del denaro sarebbe davvero fondamentale", conclude Cattaneo.

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