Fratelli d'Italia 'blinda' la manovra su Affaritaliani.it: "No a modifiche sostanziali in Parlamento"
Parla Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d'Italia
Stop di fatto alle richieste di Lega e Forza Italia
"La manovra ha una sua struttura coerente con il programma di governo e con gli impegni presi in sede europea su Patto di Stabilità e Pnrr. Nessuno negherà la possibilità di miglioramenti plausibili e sostenibili, ma certo non saranno possibili modifiche sostanziali". Con queste parole Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d'Italia, risponde alla domanda di Affaritaliani.it secondo il partito della premier Giorgia Meloni ci siano margini e condizioni per modificare la Legge di Bilancio in Parlamento o se il testo uscito dal Consiglio dei ministri non subirà cambiamenti o, nel caso, solo marginali.
Come noto, la Lega - e lo aveva anticipato con un'intervista proprio ad Affaritaliani.it il sottosegretario al Lavoro e vice-segretario del Carroccio Claudio Durigon - ha presentato a Montecitorio diversi emendamenti in particolare sul fronte delle quote per ottenere il diritto alla pensione e quindi per rivedere l'impianto sul sistema previdenziale lasciato sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno della manovra economica dell'esecutivo. E anche Forza Italia, come ha spiegato il capogruppo alla Camera Paolo Barelli in settimana, sempre su Affaritaliani.it, ha come obiettivo, in base all'esito del concordato che termina il 31 ottobre (salvo proroghe), di estendere la riduzione del taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 50 o 60mila euro.
Quelle di Lega e Forza Italia non sono certo modifiche marginali ma sostanziali. Osnato, e quindi i massimi vertici di Fratelli d'Italia, confermando quanto scritto da Affaritaliani.it sulla linea di Palazzo Chigi condivisa dal Mef, chiudono a cambiamenti importanti della Legge di Bilancio in Parlamento. D'altronde gli impegni con l'Unione europea e la stabilità sui mercati finanziari, con lo spread da tenere basso per pagare meno interessi sui titoli di Stato, sono prioritari.