Manovra (quasi) blindata. Chigi e Mef gelano Forza Italia e Lega. Pochissime modifiche in Parlamento. Esclusivo
Non c'è spazio per le richieste di Forza Italia e Lega
Obiettivo rassicurare i mercati finanziari e tenere basso lo spread
I soldi non ci sono. O meglio, quelli disponibili sono già stati messi. Tutti. Dai massimi vertici di Fratelli d'Italia, vicini alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondono così alle richieste di Forza Italia e della Lega di modificare la Legge di Bilancio 2025 in sede di conversione in Parlamento, come hanno spiegato oggi su Affaritaliani.it Paolo Barelli per gli azzurri (aumentare la platea che beneficerà del taglio dell'Irpef) e Claudio Durigon per il Carroccio (migliorare le pensioni soprattutto a favore dei giovani). Palazzo Chigi in piena intesa con il Mef, dopo aver accettato le nuove, rigide, regole del Patto di Stabilità Ue, ha pochissimi margini di manovra.
Da un lato il governo sperava in una crescita economica all'1% ma il Pil è rimasto sotto e questo rende il rapporto deficit-Pil e soprattutto debito-Pil stringente. Quindi in base alle nuove regole europee di bilancio non si può certo fare altro deficit. Dall'altro lato il concordato fiscale che scade il 31 ottobre, salvo proroghe, sta dando magri risultati: finora ha aderito solo il 10% circa dei contribuenti interessati.
Sul fronte dei tagli, poi, già l'esecutivo per il testo uscito dal Cdm ha varato una sforbiciata del 5,2% di riduzioni sostanzialmente lineari a tutti i dicasteri, tranne quello della sanità, e certamente non si può intervenire ulteriormente. Poi proprio sulla sanità non sono soltanto le opposizioni a protestare, e ci sta facendo il loro mestiere, ma c'è addirittura uno sciopero il prossimo 20 novembre di medici e infermieri che dimostra la delusione del settore. E ancora. Ci sono da trovare i fondi per il promesso rinnovo del contratto delle forze dell'ordine, vista la grande attenzione del Centrodestra al tema della sicurezza e della lotta soprattutto alla micro-criminalità.
Il punto è che le modifiche chieste alla manovra da Forza Italia e dalla Lega non sono certo di pochi milioni di euro ma arrivano almeno a 2 o 3 miliardi. E, come detto, le risorse non ci sono. Pertanto, come spiegano fonti ai massimi livelli di Fratelli d'Italia, i cambiamenti in Parlamento in sede di conversione della Legge di Bilancio saranno molto limitati. D'altronde nel vertice a tre che si è tenuto qualche giorno a Bruxelles Meloni lo ha detto chiaramente ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini che più di così non si può fare.
Anche perché in questo momento, grazie anche al rigore della manovra, lo spread è su livelli bassi e contenuti e Palazzo Chigi e Mef tengono molto a rassicurare i mercati, visti anche i buoni giudizi usciti pochi giorni dalle principali agenzie di rating, per mantenere buona la credibilità sui mercati finanziari ed evitare di far aumentare il costo dei titoli di Stato (e quindi del debito pubblico). In sostanza, forse, potrebbe esserci al massimo un mezzo miliardo in più o da mettere sulla sanità e/o per aumentare le pensioni minime di qualcosa più di tre euro. Un incremento che ha scatenato molte polemiche. Ma nulla più.