Re Carlo, Marco Rizzo: "Nessun ordine da Buckingham Palace. Le istituzioni dimenticano le centinaia di migliaia di vittime per le bombe britanniche"

"Ricevuto in pompa magna nelle dimore ufficiali del nostro Paese, nel Parlamento, è davvero regnante di tutti i nostri canali mediatici mainstream"

“Il provincialismo che ha sempre caratterizzato la politica estera, ma anche l’opinione pubblica italiana, precipita ora nel salto da una subalternità ad un’altra". Così Marco Rizzo, fondatore con Francesco Toscano di Democrazia Sovrana Popolare, parla con Affaritaliani.it della visita di Re Carlo e consorte Camilla in Italia.

"Fino a poco tempo fa a dettare legge erano gli Stati Uniti di Biden, ma ora, mentre Trump disarticola il blocco occidentale, evidentemente l’Atlantico non piace più. L’alternativa si concretizza tra riarmo dell’Ue a firma tedesca (il riarmo tedesco il secolo scorso ha procurato due guerre mondiali) oppure con la santificazione del re britannico, noto fino a ieri per la sua letterale inconsistenza. Ma oggi è tutto già cambiato: è diventato il mentore delle istituzioni italiane". 

"Ricevuto in pompa magna nelle dimore ufficiali del nostro Paese, nel Parlamento, è davvero regnante di tutti i nostri canali mediatici mainstream. Vorremmo solo ricordare quanto nefasta è stata l’occulta presenza inglese nella storia del nostro Paese, dal rapporto semicoloniale ai bombardamenti terroristici con centinaia di migliaia di vittime nel Nord Italia durante la seconda guerra mondiale, dalla storia parallela dei servizi segreti alle stragi ed all’indirizzarci oggi verso una folle guerra ed un riarmo che servono solo alle banche ed ai fabbricanti di armi. Sì, ritengo la visita di re Carlo una iattura ed un segno di subordinazione insopportabile del nostro Paese. Ma non ditemi che 'stramaledico gli inglesi', sono stato a cena a Milano con Joe Strummer, il grande cantante dei The Clash, che con London Calling aveva interpretato bene il rapporto che si doveva avere con la capitale inglese", conclude Rizzo.

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