Maternità surrogata, Cdx compatto. Bocciati emendamenti di Pd e +Europa
La maggioranza di centrodestra ha bocciato in Parlamento due emendamenti: per due voti non passa la modifica al ddl
"Se ce ne sarà bisogno, siamo pronti a fare ostruzionismo per tutta la notte", ha detto Alessandro Zan, deputato Pd
La maggioranza di centrodestra ha bocciato in Parlamento due emendamenti, del Pd e di +Europa, che avrebbero introdotto nell’ordinamento la trascrizione degli atti di nascita dei figli delle coppie gay concepiti all’estero, così come chiesto da alcuni sindaci, soppressivi della proposta di legge per rendere la maternità surrogata un reato universale. Gli emendamenti erano stati presentati al progetto di legge di FdI sulla maternità surrogata. A respingerli la commissione Giustizia alla Camera. "Se ce ne sarà bisogno, siamo pronti a fare ostruzionismo per tutta la notte", ha detto Alessandro Zan, deputato Pd e membro della commissione lasciando i lavori dopo la sospensione dei lavori richiesta dal presidente Ciro Maschio. Nei mesi scorsi la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, FdI, si era molto spesa contro il ricorso alla maternità surrogata, parlando di «mercato dell’utero in affitto".
Il testo mira a considerare il cosiddetto ricorso all’utero in affitto, da parte di un cittadino italiano, un reato penale anche se effettuato all’estero. "Ho votato a favore del soppressivo a titolo personale. Sono contrario dal punto di vista giuridico a questo testo", ha detto Enrico Costa di Azione-Iv. Gli emendamenti, accorpati in un’unica votazione, sono stati respinti per soli due voti di differenza. Al voto ha partecipato anche il presidente della commissione Giustizia, Ciro Maschio: "Il risultato è stato di 14 voto contro l’emendamento soppressivo e di 12 a favore. Il mio voto, quindi, è risultato ininfluente sul risultato finale. Ho ritenuto mio diritto manifestare il mio orientamento su un tema così sensibile".