Mattarella e il "tappeto rosso" per D'Alema. Manovre da capo dell'opposizione

L'udienza privata al Colle è un caso. "Baffino", dopo lo scandalo delle armi alla Colombia, adesso farebbe affari con l'Albania di Rama

di redazione politica
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Mattarella e D'Alema
Politica

Mattarella e la polemica sul "sovranismo Ue". Le manovre del capo dello Stato

Continua a tenere banco la polemica scoppiata ieri in seguito alle parole del Capo dello Stato. Sergio Mattarella ha fatto riferimento alla "sovranità europea" e questo ha causato l'ira della Lega, con Claudio Borghi (candidato alle Europee), che è arrivato a chiederne le dimissioni. Il quotidiano La Verità cerca di far luce su quelle parole pronunciate dal Capo dello Stato che hanno fatto infuriare il Carroccio. Il quotidiano diretto da Belpietro sostiene che anche ieri, in occasione della Festa della Repubblica, Mattarella abbia fatto il controcanto alla maggioranza, come una sorta di capo dell'opposizione mascherato. Emblematico in questo senso sarebbe stato il colloquio avuto con Massimo D'Alema durante le celebrazioni del 2 Giugno.

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L'ex premier si sarebbe rivolto al Capo dello Stato: "Ti posso rompere le scatole una mezz'ora", e Mattarella non si sarebbe negato: "Con piacere, per te sempre volentieri". Politica e affari. Infatti, mentre sul Colle gli viene steso il tappeto rosso, a Tirana D'Alema, dopo lo scandalo delle armi alla Colombia, adesso avrebbe aperto una società di consulenza per favorire gli investimenti e anche lì avrebbe le porte spalancate. Il premier Edi Rama è da tempo un suo caro amico, al punto che il 16 dicembre scorso, durante una visita del presidente albanese in Italia, i due si sono visti in un noto ristorante della Capitale. Secondo alcune voci, D’Alema sarebbe interessato al progetto di un villaggio turistico vicino all'aeroporto di Valona, progetto tenuto a battesimo dallo stesso Rama. La Verità si interroga su questo futuro colloquio al Quirinale e si chiede: "Che avrà da dire Baffino, cioè un indagato per corruzione internazionale aggravata, a Mattarella? E soprattutto, perché il capo dello Stato, che è anche il capo del consiglio supremo di Difesa, accoglie sempre volentieri uno che fa il mediatore di armi?".