Maturità, Gramellini contro Bianchi: "Basta scritto? Ora solo pernacchie"

Il ministro propone di fare solo orale e tesina. Il giornalista ironizza: "Usiamo solo emoticon, grazie ai social tanto nessuno legge più di mezza pagina"

Politica
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Gramellini ironizza: "Basta scritto? Ora solo emoticon e pernacchie"

Anche la prossima Maturità sarà con ogni probabilità "snella". Il ministro della Scuola Patrizio Bianchi è infatti orientato verso un esame senza lo scritto, solo con una tesina e l'orale. Secondo Bianchi - si legge su Repubblica - la generazione degli studenti oggi in quinta classe ha vissuto sotto Covid, e quindi con molti mesi in Didattica a distanza, tutte e tre le stagioni attraverso le quali si compone il giudizio di merito: terza, quarta e, appunto, oggi la quinta. Non li si vuole penalizzare offrendo loro una Maturità vecchio regime, decisamente più impegnativa. Ma la decisione del ministro ha suscitato la risposta piccata da parte del giornalista del Corriere della Sera Massimo Gramellini, che in un suo editoriale ha attaccato al decisione del ministro, ironizzando sulle possibili alternative.

"In una petizione che ha già quasi raggiunto le quarantamila firme, - scrive Gramellini sul Corriere - molti studenti dell’ultimo anno delle superiori chiedono al ministro dell’Istruzione di non reintrodurre, negli esami di maturità, le prove scritte sospese dal 2020 a causa della pandemia. Hanno ragione. Al posto del ministro, mi spingerei oltre. Abolirei la parola scritta come forma di comunicazione all’interno degli edifici scolastici, sostituendola con i più pratici emoticon o con simpatici segnali sonori: fischi, grugniti, pernacchie. Riconosciamolo, il tema di italiano risulta ormai anacronistico. Grazie ai social, nessuna persona sana di mente riesce ancora a leggere più di mezza riga di uno scritto qualsiasi senza venire colta dal mal di testa e soprattutto dall’insopprimibile bisogno di dire la propria sull’argomento".

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