Meloni, "2024 decisivo: o grande leader o declino. Ecco perché". Intervista

Parla Luigi Bisignani: "Se vince Trump negli Usa sono guai, per la destra Usa Meloni è una traditrice. Anche se Musk..."

Di Alberto Maggi
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Giorgia Meloni
Politica

"Meloni pensi più al Paese e meno alle tessere e ai congressi della sorella e di Donzelli"

 

"Il 2024 o sarà l'anno della svolta nel quale Giorgia Meloni spicca il volo, come mi auguro, o finirà come tanti altri premier nel tran tran di una stagione politica destinata a chiudersi". La previsione ad Affaritaliani.it è di Luigi Bisignani, autore del libro I potenti al tempo di Giorgia insieme a Paolo Madron, testo che la premier pare non abbia gradito.

Quali sono i punti di forza e quelli di debolezza di Meloni?
"Deve mettere ordine nel suo partito, nella gazzarra infinita e continua. Anche a costo di far dispiacere, almeno per una volta, la sua base più estrema. Avrebbe dovuto subito sospendere il deputato pistolero. E inoltre smettere di pensare alle tessere e di più al comportamento dei vari Pozzolo e Delmastro. Meloni vince nel Paese e non con i tesserati…”

Ovvero?
"Vince se si prende il centro, se invece insegue la sorella e Donzelli va a schiantarsi. Una parte dell'elettorato di centro che credeva in lei inizia a essere disilluso, pensi al Paese e meno ai congressi locali e alle tessere".

Se perde voti quei consensi dove vanno?
"I voti in Italia sono da anni ormai in libera uscita, il suo problema è consolidare non guadagnare. E farei molta attenzione a Conte che si sta prendendo in mano la sinistra giustizialista e rivoluzionaria ai danni di Schlein e del Pd".

Appuntamenti chiave quest'anno ce ne sono parecchi...
"La svolta non sarà solo il voto europeo ma anche le successive alleanze. Lei è camaleontica e potrebbe mettere il cappello sulla nuova Commissione Ursula, con la quale ha un ottimo rapporto personale, anche se questo potrebbe far arrabbiare i suoi alleati europei per la presenza nella maggioranza del Pse. Ma Meloni è abile in questi giochi tattici".

E poi ci sono le elezioni negli Usa...
"Esatto, l'incognita America. Se dovesse vincere Trump l'establishment repubblicano, non Donald, la vedrebbe come una traditrice per il rapporto con Biden. Quindi deve stare molto attenta anche se a suo favore gioca l'amicizia con Musk che potrà aiutarla".

E Salvini?
"Uscirà indenne dalla bufera del caso Verdini, che si sgonfierà. Le intercettazioni sono tante ma poi devono seguire fatti concreti e finora non c'è una lira a un dirigente Anas. Sono sicuro che la Lega il suo 10% alle Europee lo farà".

Forza Italia?
"Vive una fase di crisi, sta cercando una collocazione tra partito di governo e di lotta ma nessuna delle due cose le sta riuscendo bene. Alle Europee abbasseranno la testa con un risultato magro".

Manovra correttiva a luglio dopo le Europee è sicura?
"Sì, purtroppo temo di sì. Non molto, 10-15 miliardi. Il 2024 Meloni riuscirà a scavallarlo perchè con le elezioni Ue tutto salta ma nel '25 e nel '26 molti nodi verranno al pettine e potrebbe essere pesante la situazione economico-finanziaria. Con alcuni ministri in bilico a partire da Pichetto Fratin".

In definitiva?
"O Meloni svolta e diventa una vera grande leader o finisce nel solito tran tran dei tanti premier che poi si spengono e finiscono nel declino".