Meloni assente al party sovranista Ecr in Calabria. Nel 2024 addio presidenza
La premier assente in Calabria alla convention del partito dei conservatori europei
Meloni assente alla convention di Ecr in Calabria. E nel 2024 lascia la presidenza
A Scilla, in Calabria, la Convention di Ecr, il partito dei conservatori europei cui aderisce il partito di Giorgia Meloni, entra nel clou dei lavori. Ieri registrati gli interventi dei ministri Raffaele Fitto, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci e Marina Elvira Calderone. Panel anche con i sottosegretari meloniani Patrizio La Pietra, Andrea Delmastro e Wanda Ferro. Con loro il copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini, il capo-delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza e l’eurodeputato di Fdi Denis Nesci. A prendere la parola anche il presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo.
Non c'è invece Giorgia Meloni. Ma secondo Repubblica "su tutto aleggia lei. Primi piani giganti ondeggiano sopra i panoramici scorci di Scilla, dove sfila – per la tre giorni del partito dei Conservatori e Riformisti europei – la folla dei devoti, big europei o locali, parlamentari o consiglieri o semplici aspiranti meloniani. Giorgia ti fissa da tutte le parti, fronte-retro come enormi fotocopie a unificare tutti i panel di “Se cresce il Sud, cresce l’Italia e cresce l’Europa”.
Ma sempre secondo Repubbica, "filtra la notizia che Meloni, presidente appunto del partito dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr party) passerà la mano appena dopo il voto del giugno 2024. Una notizia che non pochi big del partito considerano un po’ scontata. Eppure, una volta diffusa via web da Repubblica e Stampa, alimenta un piccolo, temporaneo caso.
"Titoli di Repubblica e La Stampa infondati e fuorvianti. In una intervista con i quotidiani Repubblica e La Stampa a domanda della giornalista se Giorgia Meloni resterà presidente dell’ECR anche dopo le europee del giugno 2024 ho risposto che si vedrà, per l’appunto, solo dopo le elezioni europee. Come si possa da questa mia risposta, effettivamente in po’ banale, tirare fuori un titolo del genere è davvero un mistero”. Lo dice il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini, di Fratelli d'Italia.