Meloni costretta a fare l''equilibrista'. Tra Orban, Ursula e Metsola

Il caso di Vincenzo Celeste, rappresentante permanente a Bruxelles

di Redazione
Politica

Ucraina, Orban ha sostenuto che Meloni non è dalla sua parte

 

Esagerare nell’esibire il rapporto con una sua rivale “naturale” non è detto convenga: forse anche per questo tra i vicini a Giorgia Meloni c’è chi racconta che i rapporti sono molto stretti anche con Metsola. Anzi, più stretti, perché più paritari. Senza contare che c’è la difficoltà di gestirei rapporti con il premier ungherese Viktor Orbán, tradizionalmente vicino a Meloni. Lo scrive il sito internet Dagospia, riprendendo Il Fatto Quotidiano.

In un’intervista al quotidiano francese Le Point a proposito degli aiuti all’Ucraina contenuti nel bilancio pluriennale europeo, ieri ha sostenuto che Meloni non è dalla sua parte. Mentre scoppia il caso Ilaria Salis. Mantenere il rapporto con Von der Leyen cercando di non scoprirsi a destra è un equilibrismo non banale.

Da ascrivere ai dettagli esemplificativi, il fatto che il governo italiano nelle recenti promozioni tra le feluche non ha nominato ambasciatore di grado Vincenzo Celeste, rappresentante permanente dell’Italia in Ue. Un posto nevralgico. Hanno pesato il bilancino dei partiti e gli equilibri della Farnesina, ma è un segnale che non rafforza Celeste. E va nella direzione dell’accentramento da parte di Meloni.

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