Meloni in ferie, poi un autunno di fuoco: inflazione, bega Rai, elezioni regionali e...

Subito dopo le ferie si riapre la partita della manovra. Il tutto nel fuoco delle due guerre in corso fra Russia e Ucraina e Israele e Palestina

Di Massimo Falcioni
Tags:
Meloni G7 140624
Politica

Meloni in ferie, poi un autunno di fuoco: inflazione, bega Rai, elezioni regionali e...

Giorgia Meloni dice di meritarsi le ferie. Anzi, la premier vuole qualche giorno di riposo in più certa di aver svolto un gran lavoro in questi quasi 22 mesi di governo. “L’Italia – insiste Giorgia con il suo ottimismo e con il suo whishful thinking che tende a fissare obiettivi irrealistici basati sui propri desideri o intuizioni piuttosto che sull’evidenza dei fatti – oggi è più stabile, più centrale, più rispettata nel mondo”. Al contempo attacca l’opposizione, definita, non senza fantasia, “feroce”, come ci fosse oggi in Italia il bis del ventennio 1955-1975 con la straordinaria ascesa e il duro contrasto in Parlamento e nel Paese del Pci di Togliatti e di Berlinguer in un paese passato all’epoca con il miracolo economico (grazie anche alla scelta occidentale filo Usa della Democrazia Cristiana e dei governi centristi e poi dei governi di centro-sinistra) dalla struttura arretrata del dopo guerra al capitalismo maturo.

La premier si è vantata fino a pochi giorni fa per il calo dell’inflazione ma è stata smentita dagli ultimi dati del 9 agosto 2024: a luglio l’inflazione in Italia è salita all’1,3% registrando un aumento rispetto alla soglia dello 0,8% che era rimasta invariata da aprile. Certo, l’inflazione in Italia resta al di sotto di quella in Germania, Francia e Spagna: comunque un forte segnale d’allarme per le spese degli italiani, in particolare rispetto al turismo che quest’anno costa alle nostre famiglie 400 Euro in più.

E’ vero, più italiani sono andati in vacanza o stanno andando in vacanza: il 68% contro il 62% dello scorso anno. Vacanze comunque più brevi rispetto alla scorsa estate: solo una settimana per il 41% rispetto al 51% del 2023 e solo qualche week end per il 27% con almeno l’8% degli italiani (era il 12% nel 2023) a casa per la diminuzione del proprio reddito, in generale per l’aumento del costo della vita.

Nell’ultimo Consiglio dei ministri del 7 agosto prima delle ferie si è deciso di rinviare i dossier con i nodi più duri e urgenti da sciogliere come il bilancio stretto nei vincoli europei e la bega dei vertici Rai. Il tutto con in autunno le significative elezioni regionali (Umbria, Emilia Romagna, Liguria) nel bel mezzo della campagna referendaria delle opposizioni e dei suoi governatori contro l’autonomia differenziata.

Il 5 novembre gli elettori americani sceglieranno il nuovo presidente degli Stati Uniti, con ripercussioni ovunque, Italia compresa e dove il governo di centrodestra è diviso, pro e contro Donald Trump, pro e contro Kamala Harris, sostituta di Biden. Meloni, va ribadito, in questi mesi ha corso da “primadonna” a destra e a manca in tutti i continenti, con risultati discutibili per l’Italia ma con riscontri indubbiamente positivi per la sua immagine e per l’immagine del suo partito (Fratelli d’Italia) che nei sondaggi si conferma alla grande prima forza politica nazionale.

Subito dopo le ferie si riapre la partita della manovra con, a metà ottobre, il suo varo e la successiva sessione di Bilancio sapendo che sia sul piano finanziario che su quello politico, la coperta è corta e a rischio strappo. Il tutto nel fuoco delle due guerre in corso fra Russia e Ucraina e Israele e Palestina. Guerre che provocano morti e distruzioni e mettono a rischio la stabilità e la pace nel mondo. Un mondo sempre più pieno di autocrati (così adesso si chiamano i dittatori) che “giocano alla guerra” e godono per le crisi e le divisioni sempre più pesanti delle democrazie. Il futuro di tutti, nessuno escluso, è appeso a un filo di lana. Si vedrà. In questo contesto, l’Italia, tant’è ne dica la premier Meloni, a livello internazionale è ai margini: conta quanto il due di coppe quando la briscola è bastoni.