Meloni: "Non strumentalizzare Mattarella". Il Quirinale: "Lettura corretta"

La premier interviene sull'intervento del Capo dello Stato per la "tutela della democrazia". Salvini ci aveva visto un riferimento al centrodestra

di redazione politica
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Politica

Meloni stoppa la polemica col Quirinale e punta il dito contro la sinistra

La premier Meloni interviene sulla questione della "tutela della democrazia". L'intervento del presidente della Repubblica Mattarella aveva provocato la reazione del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che aveva letto nelle dichiarazioni del Capo dello Stato ("non può esserci l'assolutismo della maggioranza") un riferimento al centrodestra e al governo, impegnati nell'approvazione della riforma costituzionale sul premierato, e ha parlato secondo Salvini semmai "di una dittatura della minoranza". Anche se poi il vicepremier ha corretto il tiro e ribadito in una nota del partito la "grande stima" nei confronti di Sergio Mattarella, precisando che le sue riflessioni non si riferivano certo alle parole pronunciate dal presidente della Repubblica. Dopo le polemiche scoppiate all'interno della maggioranza di governo sulle parole pronunciate da Mattarella, la premier Giorgia Meloni cerca di mettere fine alle polemiche. 

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"Io francamente non ho letto, a differenza di altri, nelle parole del presidente della Repubblica un attacco al governo e penso - precisa Meloni a Diritto e Rovescio su Rete4 - che non si faccia un favore alle istituzioni di questa nazione e al presidente della Repubblica se ogni cosa che dice viene strumentalizzata come se fosse il capo dell'opposizione". Parole che al Quirinale giudicano come una valutazione "corretta". Prende le distanze anche l'altro vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, secondo il quale "il Capo dello Stato va sempre rispettato".

Anche la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati esclude che il presidente della Repubblica si riferisse al premierato. Anzi, giudica, "un po' fastidioso che, da quando è iniziato il dibattito sulla riforma si cerca sempre di tirare per la giacchetta il presidente della Repubblica, è una mancanza di rispetto verso una istituzione al di sopra delle parti, quindi direi basta". Meloni punta il dito contro la sinistra. "Abbiamo visto gente che perdeva le elezioni, che arrivava nonostante ciò - dice Meloni - al governo e che alla fine ti diceva pure se potevi o non potevi uscire di casa, quello è assolutismo dei poteri ed è il problema che ha la sinistra con questa riforma". Infine, Meloni difende il premierato: "Il problema è che se decidono i cittadini loro probabilmente non possono più governare quando perdono le elezioni. Quindi il loro problema vero non è l'uomo solo al comando ma il rischio di non avere più un sistema nel quale c'è un Pd solo al comando".