FdI: "Grazie a Meloni l'Ue ritrova il rapporto con Trump. Gas Usa a prezzi più bassi. Un suicidio sottomettersi alla Cina"

Fidanza analizza il faccia a faccia alla Casa Bianca. Intervista

Di Alberto Maggi

Giorgia Meloni - Carlo Fidanza

Politica

"Voglio evidenziare la grande sintonia tra Meloni e Trump su temi importanti come il contrasto all’immigrazione irregolare e all’ideologia woke"


Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles, è anche uno dei dirigenti meloniani da sempre più attento alle dinamiche americane e transatlantiche.

Dunque Fidanza, leggiamo commenti entusiasti da parte della maggioranza sull’incontro Meloni-Trump alla Casa Bianca… “La realtà è semplice: Meloni - afferma intervistato da Affaritaliani.it - ha trasformato una missione ricca di insidie in un grande successo diplomatico, lo ha certificato anche la grande stampa internazionale. Ha ottenuto da Trump l’apertura al dialogo con l’Ue sui dazi e una dichiarazione di fiducia sulla positiva conclusione del negoziato, che potrebbe addirittura svolgersi a Roma in occasione di una visita di Stato del presidente americano. E persino sull’Ucraina ha ottenuto da Trump toni più concilianti, sostenendone gli sforzi di pace. Chi a sinistra scommetteva sul fallimento di questa missione è servito, tutti gli altri possono essere orgogliosi di essere italiani e di avere come premier una grande leader di statura internazionale”.

Eppure questo nasceva come un bilaterale USA-Italia, sia pure in stretto contatto con Bruxelles... “E lo è stato: si è parlato degli investimenti comuni, quelli americani in Italia come quelli di importanti aziende italiane - sia partecipate che private - in USA, perché la nostra volontà è di superare la tempesta dazi rilanciando la partnership euroatlantica e italo-americana. Anche il passaggio finale di Trump sugli imprenditori italoamericani e sui tantissimi nostri connazionali che fanno il tifo per lui è non solo una cosa molto vera, ma anche la conferma di una relazione speciale che Trump e Meloni intendono coltivare”.

Anche su temi come gas e difesa? “Certamente - sottolinea Fidanza - l’acquisto di una quota maggiore di GNL made in USA, a prezzi migliori dell’attuale, può aiutare a diversificare le nostre forniture. E l’impegno a raggiungere rapidamente il 2% del Pil per la Nato non può che essere apprezzato. Ma non sono concessioni unilaterali, l’obiettivo è aprirsi grandi spazi per il nostro know-how industriale e tutelare al meglio il nostro agroalimentare di qualità, che peraltro si può sposare benissimo con la filosofia del nuovo Segretario alla Salute Robert Kennedy e la sua volontà di sconfiggere la piaga dell’obesità americana con cibo buono e sano”.

Eppure la sinistra critica... “Vedo i leader di una sinistra disperata, che hanno gufato per settimane, hanno cercato di dipingere una Meloni che avrebbe rotto l’unità europea in nome di una presunta sudditanza a Trump. Invece se oggi l’Ue ha una chance di riallacciare con gli USA, elemento per noi imprescindibile, deve dire grazie proprio a Meloni”.

Ecco, Meloni è tornata sul tema del ‘nazionalismo occidentale’… “Voglio prima evidenziare la grande sintonia su temi importanti come il contrasto all’immigrazione irregolare e all’ideologia woke: se vogliamo ottenere quel ‘Make West Great Again’ lanciato da Meloni dobbiamo continuare a lavorare per avvicinare le due sponde dell’Atlantico e prepararci a una competizione globale sempre più forte con la Cina. Per questo sbaglia chi, tra i leader europei, ha fretta di sottomettersi a Pechino: sarebbe un suicidio economico e politico”.

E oggi arriva J.D. Vance a Roma… “Mi aspetto un incontro cordiale e proficuo, che dia seguito agli impegni assunti ieri ma apra anche i ragionamenti a scenari geopolitici e alla battaglia politico-culturale che i conservatori devono vincere in Europa e nel mondo”, conclude Fidanza.

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