"Mes? Da Meloni una doppia menzogna. Fax di Di Maio figuraccia imbarazzante"

Misiani (Pd) ricostruisce su Affaritaliani.it che cosa accadde all'epoca dei fatti

Di Alberto Maggi
Politica

Misiani (Pd): "Si sono già rimangiati le promesse su pensioni, migranti e tasse. Lo faranno anche sul Mes"

 

"Una figuraccia imbarazzante. Solo così si può definire la sceneggiata messa in atto da Giorgia Meloni in Senato sulla questione della firma del trattato Mes, che secondo la premier sarebbe stato avallato dall’allora ministro degli esteri Di Maio senza alcun mandato parlamentare e dopo la caduta del governo di cui faceva parte (il Conte bis)". Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico e viceministro dell'Economia proprio nel Conte II. 

"Una doppia menzogna. In primo luogo, perché il Parlamento si era espresso chiaramente, votando il 9 dicembre 2020 sia alla Camera che al Senato una risoluzione che impegnava il governo “a finalizzare l'accordo politico raggiunto all'Eurogruppo

Conte: "Io pronto a un dibattito ad Atreju con Meloni su Mes"

"Hanno problemi per quanto riguarda l'opposizione? Mi hanno rivolto un timido invito che poi è rientrato. Io potrei anche rivedere la mia agenda di fine settimana e fare un bel dibattito con Meloni sul Mes ad Atreju. Atreju, ricordo, e' un cavaliere coraggioso, potrebbero anche loro dimostrare coraggio". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, intercettato dai giornalisti in Senato e rispondendo ad una domanda sulle parole di Fazzolari sulla Schlein.

e all'ordine del giorno dell'Eurosummit sulla riforma del trattato del Mes. Un mandato chiaro e inequivocabile". 

Seconda menzogna, la questione della firma decisa dopo la caduta del governo. Il fax inviato da Di Maio e agitato da Giorgia Meloni riporta una data: 20 gennaio 2021. Il presidente Conte si è dimesso sei giorni dopo, il 26 gennaio 2021. Che dire? Un autogol clamoroso, da parte di una premier in evidente difficoltà. Che sa bene che il trattato Mes dovrà essere ratificato e che lei e Salvini dovranno rimangiarsi anni e anni di slogan, propaganda e promesse elettorali". 

"Poco male. Noi ce ne faremo una ragione. Si sono già rimangiati le promesse sulle pensioni, sui migranti, sulle tasse. Lo faranno anche sul MES", conclude Misiani.

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