MO, telefonata tra Meloni e Schlein. Ok al cessate il fuoco della mozione Pd

Camera, approvate le mozioni della maggioranza e di Azione. Le parole della segretaria Dem

di Redazione
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Telefonata Meloni-Schlein sul Medio Oriente sblocca l'intesa

L'aula della Camera ha approvato l'impegno "a sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario" contenuta nella mozione presentata dal Pd sulla guerra israelo-palestinese a prima firma Elly Schlein. In precedenza il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con la segretaria del Pd sulla situazione a Gaza.

La Camera ha approvato la mozione presentata dai deputati della maggioranza, a prima firma Andrea Orsini (FI), sulla guerra israeliano-palestinese. Passa anche alla mozione sulla crisi in Medioriente presentata dai deputati di Azione, a prima firma Ettore Rosato.

La mozione Pd con "immediato cessate il fuoco umanitario" Nel punto della mozione del Pd appena approvato dalla Camera, si chiede un impegno del governo "a sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l'incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all'interno della Striscia".

L'intervento in Aula di Schlein/ "Il Pd ha ritenuto necessario presentare questa mozione per la gravità del conflitto in Medioriente", ha spiegato Schlein, intervenendo in Aula alla Camera nel dibattito sulle mozioni sul Medioriento per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario. Deve riprendere subito il dialogo verso la soluzione di due popoli due Stati" e "se l'azione del governo e del Parlamento andrà in questo senso il Pd ci sarà noi ci saremo", ha proseguito.
 
"In questi mesi - ha sottolineato la segretaria dem - secondo l'Onu dopo i 1.200 morti del brutale attacco di Hamas sono morti 28mila palestinesi di cui 10mila bambini. Sono morti anche oltre 150 membri del personale Onu e 79 giornalisti. Gaza è un territorio dove nessun luogo è sicuro e la Storia ci giudica su quello che accade. Ma non domani, oggi".

"Hamas - ha aggiunto - non è il popolo palestinese e va isolata, ma sul popolo palestinese stiamo vedendo una punizione collettiva che anche gli Usa e il ministro degli Esteri Tajani definiscono sproporzionata. Vi chiediamo di sostenere una missione di pace a Gaza con una forza di interposizione sotto l'egida dell'Onu, e una Conferenza di pace. La nostra mozione chiede al governo italiano di spingere per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Ue, perché per la prima volta c'è un capo del governo israeliano che nega esplicitamente questa possibilità".

"Dobbiamo fare uno sforzo per trovare interlocutori nei due lati per costruire la pace, e gli interlocutori non possono essere Hamas da un lato né questo governo israeliano dall'altro, con ministri di estrema destra che evocano la bomba atomica su Gaza. Si deve poi fare tutto il possibile per evitare l'attacco annunciato su Rafah, che sarebbe un'ecatombe. Insistiamo su un cessate il fuoco umanitario immediato", ha sottolineato Schlein.

"Bisogna ripristinare - ha concluso - tutti i fondi per gli aiuti umanitari alle Ong e alle agenzie Onu che si occupano di sostenere la popolazione civile palestinese che non ha colpe. Bisogna sostenere il lavoro delle sedi giurisdizionali internazionali che possano accertare le violazioni ai diritti umani che possano configurare crimini di guerra. Serve un'azione più incisiva e più chiara da questo governo, serve un'iniziativa forte, da parte dell'Italia, con la sua tradizione diplomatica, per riprendere la strada indispensabile della pace".

Media, 'al Cairo progressi per una tregua di 6 settimane' 

Israele e Hamas hanno fatto "progressi" per un accordo che porti ad una cessate di 6 settimane e alla liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel che cita due fonti con conoscenza diretta dei colloqui in corso al Cairo. Secondo un esponente egiziano i mediatori hanno raggiunto ciò che hanno descritto come un progresso "relativamente significativo" e che le parti ora si focalizzano sulla stesura di "una bozza finale" per un cessate il fuoco di 6 settimane con la garanzia di ulteriori negoziati per uno permanente. Una fonte occidentale, pur evocando cautela, ha sottolineato l'importanza della riunione di oggi.