Morisi: cocaina a casa sua, analisi in corso sulla sostanza ceduta ai ragazzi
Dal caso giudiziario alla polemica politica, Dadone e Sibilia (M5S): "La droga è un problema serio, basta con la propaganda"
Caso Morisi, si attendono le analisi sulla sostanza che sarebbe stata ceduta ai ragazzi: “C’era cocaina a casa sua”
Sul caso Luca Morisi, il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio, spiega che la vicenda “risale ad alcune settimane fa, alla prima quindicina di giorni di agosto: nell'ambito di un controllo dei carabinieri di San Bonifacio. A un'auto con tre ragazzi a bordo è stato trovato un flacone con del liquido che a detta degli stessi ragazzi era una sostanza stupefacente, data loro da Luca Morisi”.
“Sulla natura di questa presunta sostanza stupefacente siamo in attesa del risultato delle analisi di laboratorio dei Carabinieri, e per questo motivo Morisi è stato iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente", ha detto all'Adnkronos.
"Nel frattempo, i Carabinieri hanno svolto una perquisizione del domicilio di Morisi a Belfiore d'Adige, dove hanno trovato una piccola quantità di cocaina per uso personale, e questa detenzione configura solo un illecito amministrativo e non penale", ha aggiunto il procuratore.
Il caso sta facendo discutere anche la politica. La ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone scrive sul suo blog: “Scagli la prima pietra chi è senza peccato. La fragilità è parte dell'essere umano, il perbenismo e gli insulti da bar sport invece ci impediscono di affrontare i problemi reali di questo Paese in tutta la loro complessità. Ho dovuto fare un test del capello per dimostrare la mia terzietà nell'affrontare il tema delle droghe e ribadire un concetto banale: non devo necessariamente vivere un'esperienza per poterla comprendere ed accettare".
"Luca Morisi ha fatto del perbenismo provocazione, dell'aggressione digitale mestiere. Sono queste le cose che lo hanno contraddistinto, le 'qualità' che gli hanno dato fortuna, non a caso il suo sistema comunicativo è chiamato 'bestia' di Salvini. Il suo problema è l'ambivalenza, come quella di molti personaggi a destra. Mi chiedo se qualcuno citofonerà a casa di Salvini, spero non succeda perchè le fragilità umane non devono essere oggetto di propaganda. Insieme possiamo affrontare nel merito ogni questione morale, senza che nessuno si senta superiore ad altri. La VI° conferenza nazionale sulle dipendenze che ho fortemente voluto avrà questo approccio: la fragilità umana al centro, senza giudizi o pregiudizi ma con metodo e dati. La superiorità morale è una barzelletta. L'Italia aspetta risposte concrete, non propaganda".
Sul tema si è espresso anche il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: “Oggi più che mai giova ribadire che il 'problema droga' è un argomento serio, che va trattato allo stesso modo sia che si tratti di amici che 'commettono errori' sia di persone a cui si va a citofonare. Oppure quando qualche politico paragona il Reddito di Cittadinanza al ‘metadone di Stato’”.