Mozione di sfiducia, Santanchè silenziata da FdI. Non si difenderà in Aula

Anche Matteo Salvini valuta di non presentarsi per il voto contro di lui, la ritiene una "perdita di tempo". La decisione potrebbe slittare a dopo le Europee

di redazione politica
Daniela Santanchè
Politica

Governo, la linea difensiva di Santanchè e Salvini: il silenzio assoluto

Iniziano oggi due giornate cruciali per il governo Meloni, si votano le sfiducie a Matteo Salvini e Daniela Santanchè, il primo è sotto accusa per i rapporti con la Russia e la seconda per le inchieste giudiziarie che riguardano le sue società. Entrambi sono legati da un filo comune: nessuno dei due ministri ha intenzione di presentarsi in aula. Il leghista ritiene "una perdita di tempo" la richiesta delle opposizioni di dimettersi per i suoi legami con la Russia (ieri ne ha preso le distanze per la prima volta in maniera decisa). La ministra del Turismo invece - riporta Il Fatto Quotidiano - non si presenterà in aula e non si difenderà, come invece aveva fatto nel luglio scorso in Senato, per una ragione diversa: cautela, in vista di possibili nuovi sviluppi giudiziari. Le è stato consigliato anche di non difendersi pubblicamente dalle accuse delle opposizioni, forse memore del dibattito del luglio scorso quando fu smentita dalla Procura di Milano provocando malumori a Palazzo Chigi.

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Stavolta - prosegue Il Fatto - anche i suoi fedelissimi le hanno consigliato maggiore cautela nell’aula parlamentare. Così oggi Santanchè sarà rappresentata in aula da un sottosegretario alla presidenza del Consiglio, probabilmente una tra Matilde Siracusano e Pina Castiello. Proprio in assenza dei due ministri, dalle stanze del governo è stato mandato un alert a ministri e sottosegretari perché si presentino in aula per mostrare la compattezza del governo e anche per votare. Resta l'incognita legata ai tempi: non è escluso che l’iter giudiziario possa procedere più lento del previsto, magari allungandosi di qualche mese. Probabilmente - conclude Il Fatto - tutto finirà dopo le europee. Ma in caso di rinvio a giudizio il destino di Santanchè è segnato: dimissioni.

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