Museo egizio, Evelina Christillin addio? Bufera sul possibile nuovo presidente

Zahi Hawass, archeologo di fama internazionale, si batte per riportare tutti i reperti in Egitto

di redazione politica
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Politica

Museo Egizio Torino, la scelta di Sangiuliano può trasformasi in un autogol per l'Italia. Ecco perché

Nuova bufera politica sul ministero della Cultura per la possibile scelta del prossimo presidente del Museo Egizio di Torino. Il ministro Sangiuliano avrebbe già in testa il nome giusto, ma il candidato divide a causa delle sue intenzioni. Si tratta di Zahi Hawass, è questo - riporta La Stampa - il nome in rampa di lancio per la presidenza del Museo Egizio di Torino. L’archeologo di 77 anni, ex ministro delle Antichità dell’Egitto, è accreditato come uno dei possibili successori di Evelina Christillin al vertice del secondo museo più importante del genere dopo quello del Cairo. La nomina spetta al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che potrebbe approfittare della scadenza dell'attuale presidente per esercitare il suo diritto di scelta.

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Ma c'è - prosegue La Stampa - una questione che gli esperti temono riguardo a questa possibile scelta. Hawass è uno dei grandi sostenitori della restituzione dei reperti antichi ai Paesi di origine. Di questi giorni è la sua campagna sulla Stele di Rosetta, custodita al British Museum di Londra, per cui avrebbe raccolto migliaia di firme. Richiesta che potrebbe avvenire per altri reperti. Anche se il Museo Egizio in teoria non avrebbe molto da temere, poiché non ha ad ora istanze di restituzione in corso. Ma la sua possibile nomina e le conseguenze per l'Italia hanno creato il caso e ora starà al ministro Sangiuliano scegliere se proseguire lo stesso su quella strada o cambiare il candidato.