Nardella (Jeeg Robot) agitatissimo. Salvini a Firenze lo ha messo in crisi

Il sindaco di Firenze non sa più cosa inventarsi per farsi notare per la manifestazione di Salvini a Firenze

Di Giuseppe Vatinno
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Dario Nardella
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Politica

Ha attaccato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt che ha permesso agli europarlamentari invitati da Salvini di fare una visita al museo, peraltro regolarmente prenotata e pagata

 

Dario Nardella è agitato. Nardella Dario non dorme da notti. Dario Nardella non sa più cosa inventarsi per farsi notare. L’ex (?) amico di Matteo Renzi sembra una pallina da flipper impazzita e rimbalza da giorni da un centro sociale all’altro. Sa che è all’ultimo mandato come sa che non potrà essere rieletto e quindi deve mettersi in mostra, come se fosse un salmone natalizio pronto per il banchetto.

Dopo tutto questo casino però gli hanno fatto notare che fomentando i centri sociali Firenze è a rischio sicurezza e quindi ha cercato di innestare la marcia indietro ma ormai era troppo tardi e la tensione alle stelle.

Allora ha attaccato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt che ha permesso agli europarlamentari invitati da Salvini di fare una visita al museo, peraltro regolarmente prenotata e pagata.

Poi in delirio complottista ha paventato una candidatura di Schmidt.

Poi si è precipitato ad organizzare una manifestazione di non meglio identificati “giovani democratici”, precipitandosi a srotolare una gigantesca bandiera Ue ai piedi della copia della statua del David di Donatello chiedendo a tutti i fiorentini di fare lo stesso dalle loro finestre.

A questo punto Salvini che osservava dall’esterno l’agitazione motoria con inquietanti risvolti cinetici del sindaco è intervenuto:

“Invito il sindaco Nardella a un po’ di calma, a un po’ di serenità. È chiaro che è in campagna elettorale, cerca preferenze personali, però è il sindaco di Firenze. Io quando porto investimenti del ministero su Firenze non faccio una scelta politica, faccio una scelta d’amore per Firenze e per i fiorentini”.

Ha poi continuato:

“Le manifestazioni sono le benvenute, basta che siano pacifiche e rispettose. Vedere affissi per le strade di una straordinaria città come Firenze striscioni con scritto “Salvini fa schifo”, che idea di Europa diversa ti pone? Mettere la politica anche sui quadri e sulle opere d’arte degli Uffizi... raramente ho assistito a un clima così noioso”.

Più che noioso dovremmo dire che il clima è pericoloso, dato dove ci si trova, cioè nella rossissima Firenze della già rossa toscana.

Il cinetico Nardella ha dato prova delle sue qualità atletiche quando con uno scatto felino riuscì a raggiungere e a placcare in piazza della Signoria un eco-imbrattatore di Ultima Generazione.

Fece i 100 metri a livello di record mondiale, spiccò un salto e atterrò sull’attivista immobilizzandolo sotto gli sguardi curiosi e un po’ meravigliati dei turisti.

Catturò il reprobo fino all’arrivo delle guardie e della polizia. Ma a quel punto qualcuno fece toc toc sulla spalla di Super-Nardy e gli fece capire che l’imbrattatore, seppur figliol prodigo, era in definitiva dei suoi, cioè uno che gli porta voti. Resosi conto di quello che aveva combinato fu costretto ad un umiliante autodafé affermando che gli eco-imbrattatori in fondo avevano ragione e che aveva proprio esagerato a metterlo ko, scusandosi pubblicamente. Umiliante.

Non ci fece una bella figura il sindaco Nardella ed ora non gli è parso vero dell’occasione propizia capitatagli in questi giorni e per questo che è eccitato come un galletto messicano.

Chissà che penseranno dell’Italia e di Firenze gli eurodeputati comunque ospiti del nostro Paese.

In ogni caso per loro sarà bello farsi un selfie con Super-Nardy, versione Jeeg Robot dell’Arno. Se non ci fosse stato lui non si sarebbero divertiti così tanto.