Europei, Mancini come Draghi: ora facciamo inginocchiare la Spagna
Il commissario tecnico, Roberto Mancini, sta riuscendo nell’impresa, calcistica, come Mario Draghi in quella, affidatagli da Mattarella : dopo i lunghi mesi dei lutti e delle sofferenze, restituire la fiducia agli italiani, indurli a tornare a sorridere e a credere nelle loro qualità.
In lunghe fasi del match, che è costata l’eliminazione al forte Belgio, gli azzurri hanno palesato non solo la perfetta gestione, tattica. Ma, soprattutto, hanno evidenziato il piacere di giocare, divertendosi e divertendo il pubblico, attuando schemi e giocate, che hanno cestinato il compitino preparato dal Ct belga per De Bruyne e c. E questo, quasi perfetto, “italian job” Mancini non poteva che sollecitarlo a calciatori i quali, grazie al lavoro del coach, di Vialli e degli assistenti del c.t. sono, in primis, degli amici.
Ed è bello che, per la Nazionale della rinascita, tifino tutti, ad eccezione di pochi “gufi”, conquistati dall’inventiva, dal coraggio, dalla fantasia di un gruppo così unito, forte e ottimista. E due calciatori-il sardo Barella e il napoletanino Insigne, frenati, nei loro club, dagli stranieri-si stanno dimostrando brillanti top-players in queste notti europee, molto più magiche di quelle di Italia ‘90. E, a Wembley, oggi, si spera che, davanti alla bella Italia, si…inginocchi la buona, ma non imbattibile, Spagna di Luis Enrique.
Sarebbe bello e giusto se Chiellini e c. giocassero, e vincessero, anche per Leonardo Spinazzola, 28 anni, di Foligno : il suo grande Europeo è stato bloccato da un grave infortunio, operato, lunedì, in Finlandia, dal professorone Sakari Orava dell'Hospital NEO di Turku, per la delicata ricostruzione del tendine d’Achille del piede sinistro dello sfortuna.