FdI, negozi chiusi durante le feste (ma non il 25 aprile), chi sgarra rischia la chiusura
Fa discutere la proposta di legge di FdI. Confimprese: "Invece di andare avanti facciamo dei passi indietro"
FdI, la proposta di legge sui nergozi chiusi durante le festività. Proteste: "Un favore all'online"
Scoppia una nuova bufera politica per la proposta di legge di FdI di tenere chiusi i negozi durante le festività. A presentare il provvedimento alla Camera è stato il neo capogruppo Galeazzo Bignami: "Riteniamo - dice il primo firmatario della misura Silvio Giovine - che sia un provvedimento né di destra né di sinistra, ma semplicemente di buon senso. È dal 2012 che il decreto salva Italia del governo Monti ha tolto ai Comuni e alle Regioni la possibilità di decidere sulle aperture festive. La ratio del provvedimento è di incidere soprattutto sulla qualità della vita dei lavoratori, migliaia di impiegati che hanno tutto il diritto di poter trascorrere queste giornate di festa con le proprie famiglie".
Leggi anche: Conte replica a Meloni: "Il M5s ridà 100 milioni alla collettività tagliando i nostri stipendi"
La misura non riguarda tutte le festività del calendario ma solo alcune: inclusi Natale e Pasqua, Ferragosto e Primo Maggio, Capodanno e Santo Stefano. Ma restano fuori dalla misura altre date festive come quella della Festa della Liberazione e della festa della Repubblica. La legge di FdI - riporta La Repubblica - prevede eccezioni per i trasporti pubblici: "Bar ristoranti, gelaterie, pasticcerie, i negozi dentro stazioni e aeroporti, nelle aeree di servizio. In virtù di queste eccezioni i centri commerciali possono decidere di rimanere aperti per gli esercizi pubblici. Ma per gli altri negozi rimangono tutti i divieti". Chi trasgredisce riceve una multa di 12 mila euro.
Con la recidiva arriva la chiusura dell’esercizio commerciale da uno a dieci giorni. Carlo Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, apre: "Sono disposto a collaborare, però invito a riflettere: questa norma rischia di spostare il commercio e la ricchezza sull'online". Mario Resca, presidente di Confimprese è contrario: "È una proposta totalmente anacronistica, invece di andare avanti facciamo dei passi indietro. Il ritorno alle chiusure festive dei negozi sarebbe un danno enorme".