Cucchi in carcere da Cospito. Sotto scorta Delmastro e Ostellari

Il ministro della Giustizia scagiona il fedelissimo di Meloni. Bagarre nel cdx su chi deve presiedere la Giurì d'onore sul caso: Fdi non vuole Mulè di Fi

Visita della senatrice Ilaria Cucchi alla casa di reclusione di Opera
Politica

Caso Cospito, Ilaria Cucchi a Opera: "Non vuole più vedere i politici. Peggiora di ora in ora". FdI: "Sinistra attratta da un terrorista"

La parlamentare di Sinistra Italiana, Ilaria Cucchi incontra l'anarchico: ""La prima cosa che mi ha detto è che non vuole più incontrare politici e che mi ha ricevuto solo per la mia storia. Ho trovato le condizioni di Alfredo Cospito a dir poco allarmanti e peggiora di giorno in giorno e di ora in ora. La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica".

La visita della senatrice, però, è stata fortemente contestata da Fratelli d'Italia, che dopo il "caso Donzelli" rincara la dose: “Continua la processione di solidarietà della sinistra nella cella in cui è recluso il terrorista anarchico Alfredo Cospito. Ricordo alla Cucchi che Cospito, un criminale che ha gambizzato un’altra persona, che ha cercato di fare una strage in una scuola di allievi ufficiali dei Carabinieri e che non ha mai preso le distanze dalle azioni eversive dei suoi compagni, rischia di morire non per cause altrui, ma perché sta deliberatamente intraprendendo uno sciopero della fame nell’intento di ricattare lo Stato. Con un obiettivo dichiarato: togliere il carcere duro a mafiosi e terroristi". E ancora: "È inquietante che, tra i 54mila detenuti nelle carceri italiane, un terrorista che persegue obiettivi eversivi sia così attrattivo per i parlamentari della sinistra", sono le parole di Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama.

Caso Cospito, protezione anche a Ostellari 

Dopo gli attacchi anarchici per il caso Cospito, è in corso una istruttoria per l'assegnazione della scorta ai sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari. La decisione - secondo fonti del ministero dell'Interno - approderà sul tavolo del comitato centrale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma, il 10 febbraio. Nel frattempo è stata deliberata una "tutela provvisoria" per entrambi i sottosegretari. Delmastro ha la delega al Dap; Ostellari al trattamento dei detenuti. 

Caso Cospito, Delmastro: "Il Pd deve spiegare l'inchino 'ai mafiosi'". Il Pd pronto a querelare 

"Le polemiche dei nostri avversari finora hanno solo aiutato a farci inquadrare dal mirino dei terroristi tant’è che io mi trovo sotto scorta. Mi sembra di essere tornato ai tempi in cui la sinistra parlava dei terroristi come 'compagni che sbagliavano' con un atteggiamento giustificazionista che in questo caso riguarda Cospito al punto che per parlare con lui si vanno ad ascoltare anche le ragioni dei mafiosi". Così, infatti, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro torna sul caso Cospito in un'intervista a "Il Biellese": "Il Pd dovrà spiegare all'opinione pubblica quell'inchino ai mafiosi" riferendosi alla visita che quattro parlamentari avevano fatto nel carcere di Sassari per vedere in quali condizioni di salute fosse l'anarchico Cospito in sciopero della fame. Delmastro, citando quanto detto da Walter Verini, ricorda che Cospito aveva detto ai Dem di non voler parlare con loro se prima non avessero parlato con gli altri. E tra questi altri c'erano i due boss Di Maio e Presta. "Una richiesta - dice Delmastro - che la delegazione del Pd non ha rifiutato, accettando di fare quel'inchino parlando con i due criminali".

Accuse, quelle di Delmastro, rispedite al mittente proprio dai membri del Partito democratico, pronti a presentare querele e richiesta di risarcimento danni nei confronti del sottosegretario e di Giovanni Donzelli per le gravi affermazioni, ripetutamente effettuate dagli stessi in diversi contesti, diffamanti e lesive della loro onorabilità. Affermazioni, peraltro, gravemente offensive della storia e dell’impegno di una forza politica che ha avuto e continua ad avere come proprio valore fondante la lotta alla criminalità organizzata e a ogni forma di terrorismo: "Siamo certi che i due parlamentari si assumeranno la responsabilità delle loro gravi affermazioni senza nascondersi dietro l’immunità parlamentare" assicurano dai gruppi dem.

Nordio scagiona Donzelli. Il cdx litiga sulla Giurì: Fdi non vuole Mulè

Il caso Donzelli-Delmastro continua a tenere banco, l'opposizione attacca i due esponenti di Fdi: "Hanno rivelato segreti, devono dimettersi", ma Nordio, dopo le prime parole alla Camera sul caso che non chiarivamo esattamente la sua posizione sulla vicenda Cospito e la visita dei parlamentari Pd in carcere al 41 bis dall'anarchico, adesso parla più chiaro e la sua nota scagiona Donzelli. "La natura del documento - scrive il ministro della Giustizia - non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati". E con questo il ministro della Giustizia mette la parola definitiva sul "caso Donzelli" esploso alla Camera martedì scorso durante un dibattito per via di un documento che il deputato di Fratelli d’Italia ha citato in aula. "Colloqui che non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa", scrive ancora Nordio nella nota a conferma della non segretezza del documento. «Ero sicuro e adesso la nota di Nordio conferma che ho agito bene», il commento a caldo di Donzelli.

Nel frattempo ieri - si legge sul Corriere della Sera - è arrivato da Torino il parere del procuratore generale Francesco Saluzzo: Alfredo Cospito deve restare al 41 bis, ha scritto il magistrato in quel parere che già mercoledì il ministro Carlo Nordio aspettava per sciogliere la riserva. Nel centrodestra si litiga su chi debba presiedere la Giurì d'onore che dovrà esprimersi sulla questione Donzelli-Delmastro. Non sembra facile la scelta, troppi i mal di pancia di Fratelli d’Italia nei confronti del vice presidente della Camera Giorgio Mulè, Forza Italia, per via delle parole usate nei confronti di Donzelli. Alla fine la scelta sembra essere caduta su un altro vicepresidente della Camera, Sergio Costa del M5s. Intanto Cospito dal carcere continua a lanciare messaggi: "Fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici, anche altri Vediamo che succede a Roma".

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