Nordio contrario all'alcoltest ai politici: "Senza il prosecco mi dimetto"

Il ministro della Giustizia spiega la decisione sui test: "Provvedimento preso a causa di atteggiamenti eccentrici di qualche toga"

di redazione politica
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Carlo Nordio
Politica

Nordio sulla proposta di Gratteri: "Test per l'alcol ai politici? Andiamoci piano. Se mi tolgono il prosecco..."

Carlo Nordio spiega cosa c'è dietro alla decisione presa dal governo di dare il via libera ai test psico-attitudinali per i giudici. Il ministro della Giustizia non si nasconde e affronta la questione apertamente. "Credo - dice Nordio a Il Corriere della Sera - che tutti i magistrati abbiano assistito ad atteggiamenti quantomeno eccentrici di qualche collega. Molti casi sono finiti al Csm, e potrei rievocarli, sia pure con il dolore di un ex magistrato. Altri sono stati coperti da verecondo riserbo. L’iniziativa è partita dalle commissioni Giustizia che hanno invitato il governo a introdurlo entro il 30 marzo, termine stabilito dalla legge delega. Il testo da noi elaborato ha avuto l’unanimità in Consiglio dei ministri".

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Nordio risponde anche all'Anm, che sostiene che il governo per questa norma abbia raggirato il Parlamento. "Mi stupisce - prosegue il ministro a Il Corriere - per la grossolana assurdità. Le commissioni sono la sintesi della composizione parlamentare. Impensabile che decidano in modo difforme dalla maggioranza. L’Anm sa che è un po' come al Csm. Il test Minnesota l’avevo fatto per mia curiosità qualche anno prima. L’avrei rifatto con piacere". Ma sulla proposta d el procuratore Gratteri di estendere il test anche ai politici e aggiungerci quello su alcol e droga, Nordio precisa: "Il test lo fare anche domani. Ma sull’alcol andiamoci piano. Una cosa è guidare ubriachi, una cosa è concederci uno spritz. Vengo dalla terra del prosecco. Mi fosse vietato potrei dimettermi: Churchill salvò l’Europa pasteggiando a champagne e con brandy come dopocena".