Obbligo Green Pass, i portuali di Trieste in sciopero anche col divieto
La tessera verde per i portuali è una manovra economica non sanitaria. Venerdì il blocco si farà
Obbligo Green Pass, i portuali di Trieste: "Siamo in dittatura, sciopereremo comunque e vedremo chi vincerà". Il blocco al porto del 15 ottobre verrà attuato nonostante il divieto
Lo ha annunciato il portavoce del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste, Stefano Puzzer, che ha fatto presente la disponibilità "a discutere in caso di slittamento del Pass". In caso contrario invece i portuali sciopereranno "fino a quando non verrà tolto l'obbligo del Green Pass per accedere al lavoro". Il componente del direttivo del Coordinamento Alessandro Volk precisa: "Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque".
Qualora invece il governo dovesse slittare l'introduzione dell'obbligo, continua Volk, "non avrebbe senso venerdì bloccare il porto. Se ad esempio il governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente per prendere un po' di tempo e trovare poi una soluzione".
Puzzer a RaiNews a dichiarato: "E' ora di fermare l'economia, che forse è l'unico segnale che possiamo dare a questo Stato, per fargli capire che ci sono tante persone in difficoltà, tante persone che rimarranno senza uno stipendio, e solo perché hanno esercitato una scelta libera, quella di non farsi il vaccino. Adesso mi sembra ben chiaro che questo passaporto verde è solamente una manovra economica e non sanitaria".
"Se non ci saranno novità e il decreto non verrà ritirato venerdì bloccheremo il porto di Trieste, sia in entrata sia in uscita". E sulla contrarietà dei sindacati confederali: "E' una vita che non sono dalla parte dei lavoratori, possono prendere le posizioni che vogliono, vedremo venerdì quante persone saranno presenti dei portuali".
Le situazioni che preoccupano di più sono quelle che interessano i porti e il trasporto su gomma, dove viaggiano circa il 90% delle merci che circolano in Italia. A guidare il blocco sono proprio i portuali di Trieste dove su 950 lavoratori, il 40% è senza tessera verde. A preoccupare sono poi le manifestazioni, annunciate a centinaia nei canali Telegram, un po' in tutto il territorio nazionale.
Se ne è discusso nel Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, in modo da evitare un nuovo sabato nero. Si è decisa un'intensificazione dell'attività di prevenzione, rafforzando sia il controllo del territorio sia della rete e dei social e si è disposto un innalzamento delle misure di vigilanza agli obiettivi sensibili, a partire dalle sedi istituzionali. Ma al centro della riunione c'è stato anche l'appuntamento che al momento preoccupa di più, il vertice del G20 in programma il 30-31 ottobre in presenza a Roma. Oltre ad un imponente dispiegamento di forze dell'ordine ci saranno anche 500 militari e a sorvegliare i cieli della capitale un sistema antidrone. Misure che probabilmente non eviteranno che ampi settori della città siano dichiarati zona rossa.
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Prefetto Trieste: domani massima attenzione
“Valuterà l’Autorità giudiziaria le eventuali ipotesi di reato che si configurano” anche in relazione “alla attività pubblica che il porto di Trieste esercita e quindi valuteremo il comportamento dei manifestanti che mi auguro sia civile e che non crei ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica”. Sono le parole del prefetto di Trieste, Valerio Valenti, a margine di una riunione questa mattina con il presidente dell’Autorità portuale di Trieste Zeno D’Agostino.