Pa, le pagelle agli statali. Smart working consentito solo con buoni voti
Intanto alla Unipol scatta lo sciopero, i lavoratori che erano in remoto non vogliono tornare in ufficio. I cartelli: "Non è garantita la salute dei dipendenti"
Pa, le pagelle agli statali. Smart working consentito solo con buoni voti
La riforma della Pubblica amministrazione consentirà ai lavoratori più efficienti anche di lavorare da casa. Ieri la Camera ha approvato la mozione unitaria di maggioranza - si legge sul Messaggero - che recepisce da un lato le condizionalità per il lavoro agile fissate nel decreto sul ritorno in presenza dal 15 ottobre, e dall'altro la piena autonomia organizzativa attribuita alle singole amministrazioni nel definire le modalità operative per lo smart working. "Purché siano rispettate le condizioni stabilite e le regole contrattuali in corso di definizione tra Aran e sindacati e a patto che sia assicurata la piena soddisfazione di cittadini e imprese", ha specificato il ministro Renato Brunetta.
Spazio anche - prosegue il Messaggero - ad una clausola di salvaguardia che stabilisca che per «sopravvenute esigenze di servizio» il dipendente in lavoro agile possa essere richiamato in sede con un preavviso di sole 24 ore. Ma c'è anche chi si rifiuta di tornare in ufficio. Braccio di ferro Unipol-lavoratori sullo stop allo smartworking deciso dall'azienda. Ieri i dipendenti, a casa per 5 giorni a settimana da marzo 2020, sarebbero dovuti tornare negli uffici ma l'attività è stata bloccata (presidi si sono svolti a Bologna, Milano, Genova e in altre città) dallo sciopero generale, indetto dai sindacati First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia, Uilca Uil, per protestare contro la "decisione unilaterale dell'impresa".