Draghi voto 5, caduto nella morsa del Pd. Salvini 7, Berlusconi 8, Meloni...
Le pagelle di Luigi Bisignani, profondo conoscitore dei palazzi del potere, dopo la caduta del governo Draghi
Crisi di governo, le pagelle di Luigi Bisignani: Conte non classificato per pietà cristiana
Mario Draghi, voto 5. Rimandato a settembre sperando che sia lui a gestire le elezioni. Politicamente è caduto nella morsa di Enrico Letta e degli uomini del Pd che lo circondano a Palazzo Chigi, Funiciello in testa. Lo hanno illuso con il salvagente piddino e lui ci è cascato come un dilettettante della politica.
Matteo Salvini, voto 7. Ha dimostrato che Draghi è un uomo di parte e non uno statista.
Silvio Berlusconi, voto 8. Ha ricreato le condizioni per l'unità del Centrodestra. Le ha provate tutte per rianimare Draghi che, ingrato come sempre, gli ha voltato le spalle.
Giorgia Meloni, non classificata perché fino adesso non ne ha sbagliata una. Per lei la partita comincia adesso, se riesce ad aprire veramente alla società civile come suggerisce Crosetto.
Enrico Letta, voto 3. Il solito incantatore di serpenti a cui mancano i serpenti.
Giuseppe Conte, non classificato per pietà cristiana.
Luigi Di Maio, voto 5. Ha capito per primo quello che sarebbe successo, ma ormai era troppo tardi.
Matteo Renzi, voto 8. Sempre il più lucido nell'analisi, ma questa volta isolato.
Carlo Calenda, voto 4. Sempre in cerca d'autore.