Partiti politici a rischio crac: Forza Italia il peggiore, FdI unico in utile

Profondo rosso per i bilanci dei gruppi politici. Possibile vantaggio alle urne per Giorgia Meloni

Tags:
fallimentoforza italiapartiti
Politica

Partiti italiani a rischio crac: i conti peggiori quelli di Forza Italia

"Fossero una società quotata in Borsa i partiti politici italiani avrebbero già dovuto presentare i libri contabili in tribunale e dichiarare fallimento". Esordisce così la Stampa, che spiega anche il motivo: "i loro bilanci sono in profondo rosso e come se non bastasse il loro patrimonio, immobili e quant’altro, va sempre più assottigliandosi".

"A essere messa peggio è Forza Italia, priva ora del suo grande finanziatore e fondatore, Silvio Berlusconi. Ma anche sulla Lega pesa il fardello dei debiti accumulati nei confronti dello Stato quando era ancora “Nord”, mentre Pd e Movimento 5 Stelle non sanno come turare le falle nei conti aperti dai loro stessi parlamentari morosi", racconta la Stampa.

Come racconta sempre la Stampa, "un partito con il bilancio sano c’è ed è proprio quello di maggioranza nel governo, Fratelli d’Italia, che può diventare così arbitro della sorte dei concorrenti, impedendo loro di uscire dall’angolo con un qualche provvedimento di legge che alzi l’asticella del finanziamento, basato oggi su 2 per mille e donazioni".

Secondo i dati di Open Polis e Pagella Politica, la Stampa elenca la situazione dei singoli partiti: "prima di tutti Forza Italia ha debiti per 99 milioni di euro, un disavanzo di esercizio di oltre 340mila euro ma soprattutto un disavanzo patrimoniale di 106 milioni". E "FI del 2xmille raccoglie solo le briciole, meno di un milione dei 20,4 milioni del fondo. Ne fa invece incetta il Pd, che ne incassa quasi 7,4 milioni. I Dem sono però anche secondi nella classifica dei debiti, con un fardello di 5,5 milioni. Ma quel che è più grave è la scomparsa del loro patrimonio netto, passato dai 20,3 milioni di euro del 2010 ad appena 23mila euro".

Sempre per la Stampa, "i Cinque Stelle sono quasi in pareggio". Ora però "i parlamentari sono molti meno e più morosi, tant’è che verso di loro e i consiglieri regionali il partito di Conte vanta un credito d 2 milioni e 552mila euro".