"Ho sempre votato a sinistra, mai Pd. Il nuovo 5s vuole stare da quella parte"

L'intervento di Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, a La Piazza di Affaritaliani a Ceglie Messapica

di redazione politica
Stefano Patuanelli e Angelo Maria Perrino
Politica

Patanuelli: Schlein funziona, ha portato il Pd su posizioni dei 5S

"Elly Schlein ha portato il Pd su posizioni su cui noi eravamo da tempo e credo che al momento funzioni". Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato, dal palco della kermesse di affaritaliani a Ceglie Messapica, nel Brindisino, lancia messaggi d'amore al Pd e alla segretaria.  Un segnale inequivocabile di un nuova "storia" a sinistra tra M5s e dem. E infatti l'ex ministro pentastellato ha sottolineato di aver votato sempre a sinistra (ma "mai il Pd") prima dei 5 Stelle e che oggi i 5 Stelle possono essere considerati come una forza politica che occupa stabilmente il campo di centrosinistra.

Salario minimo: Patuanelli, non è unica cosa che ci unisce al Pd

"Non credo che il salario minimo sia l'unica cosa che ci unisce al Pd - ha spiegato Patuanelli - ma quell'esperienza può essere applicata su altre questioni. Ad esempio la legge di bilancio con un sostegno al reddito di chi non arriva a fine mese, o la sanità che deve essere pubblica e territoriale, e il rilancio di Transizione 4.0, che ho l'onore di avere fatto da ministro dello Sviluppo economico, e che questo governo ha totalmente abbandonato creando, secondo me, un forte danno agli imprenditori italiani". 

 

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M5S: PATUANELLI, 'DI NOI CI SI PUO' FIDARE, PROMESSE MANTENUTE A DIFFERENZA DI GOVERNO CENTRODESTRA'

Dei Cinquestelle ci si può fidare? "Non vedo perché non ci si dovrebbe fidare di una forza politica che le promesse che ha fatto ha provato a portarle a compimento senza governare mai da sola. Si può essere in accordo o in disaccordo con il reddito di cittadinanza ma l'abbiamo fatto. Si può essere in accordo o disaccordo con il decreto dignità, lo Spazzacorrotti, ma sono provvedimenti che avevamo promesso agli italiani e, nonostante abbiamo governato con forze politiche molto diverse da noi, li abbiamo portati avanti. Mi sembra che oggi una maggioranza molto compatta, un centrodestra che ha saputo vincere le elezioni, delle tante promesse fatte agli italiani (blocco navale, accise, fisco, la pacchia finita per l'Europa) non è rimasto molto". Lo ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, nel corso de La Piazza di Affaritaliani a Ceglie Messapica. "Quindi, sì, penso ci si possa fidare di una forza politica che ha come leader un presidente del Consiglio che ha saputo gestire nel modo migliore possibile una pandemia e che ha saputo governare con forze politiche non sempre allineate. Una forza politica che nel frattempo è maturata molto. Quindi -ha aggiunto- credo sia una forza politica di cui ci si può fidare".

M5s: Patuanelli, auguro fortuna a Di Maio ma destini separati

"Luigi Di Maio ha fatto scelte diverse dalle nostre con motivazioni non sempre condivisibili e credo che abbia fatto il ministro degli Esteri con disciplina e onore. Gli auguro tutta la fortuna possibile, non certamente nella mia forza politica perché i nostri destini credo si siano separati in maniera definitiva". L'ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato, dal palco della festa di Affari italiani in corso a Ceglie Messapica, nel Brindisino. E sempre riferendosi all'ex leader del Movimento e ministro degli Esteri, ha aggiunto di provare molto fastidio per l'etichetta spesso data a Di Maio di "bibitaro del San Paolo", per aver lavorato come steward nello stadio di Napoli. "Prima di tutto, non c'è nulla di male ad averlo fatto prima della carriera politica e, come secondo motivo, perché non ha mai venduto una bibita", sottolineando che la definizione di "scappati di casa e incapaci" spesso attribuita ai pentastellati "è stata una distorsione vergognosa a una forza politica che ha avuto un risultato elettorale notevole".

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