Patuanelli: "M5S abbraccia l'agenda Parisi, no al nucleare e ai compromessi"

Elezioni 2022, l'intervento del ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli

di Stefano Patuanelli
Politica
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L'esponente del M5S in un colloquio con La Stampa riprende le parole del professor Giorgio Parisi e rilancia il manifesto ecologista 

"Sono stato molto colpito dall’intervista del Premio Nobel Giorgio Parisi, è importante che i partiti e le coalizioni mettano in chiaro davanti ai cittadini le loro agende. Noi lo abbiamo fatto, con un’agenda sociale che abbiamo trasmesso e messo nero su bianco e direi da oggi con un’agenda Parisi che il MoVimento prenderà da esempio. Sento citare agende inesistenti, direi che il MoVimento abbraccia un’agenda Parisi.

Il passaggio sull’efficientamento degli edifici è cruciale, Parisi dice che bisogna fare dei grandi investimenti in questo senso ed è esattamente ciò che pensiamo e che abbiamo cercato di mettere in pratica. In questo senso non possiamo avere come orizzonte pochi anni, ma almeno il 2050. Nelle parole del Premio Nobel c’è un manifesto ecologista su cui non ci possono essere incertezze. Saremo noi a portare avanti questa visione senza scendere a compromessi improbabili. Anche se non portano voti, sappiamo che gli investimenti in efficienza mento energetico e in rinnovabili sono l’unica strada.

Non sto seguendo la partita delle alleanze, ma lo spettacolo a cui stiamo assistendo in questi giorni mi sembra si commenti da solo. Noi poniamo dei temi chiari, se SI e Verdi vorranno unirsi a noi bene, altrimenti vorrà dire che saremo gli unici a porre certi temi. Di certo non si può fare un’alleanza con chi vuole nucleare e tecnologie superate di gestione dei rifiuti, con chi parla di ambiente ma propone modelli economici as usual e poi pensare di presentarsi agli elettori come ecologisti o andando ai Fridays for Future. C’è un limite.

Per le Regionali credo che il presidente Conte si sia già espresso, contrario alla politica dei due forni. Ciò che succede a Roma non può che riverberarsi sui territori. Detto questo, ieri sono stato alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia e sono stato accolto molto calorosamente. Sono stato quello che più ha creduto all’alleanza con il PD, e mi fa male vedere il PD spostarsi a destra, ma il percorso si è interrotto e le evoluzioni che stiamo vedendo in questi giorni ci dimostrano anche il perché. Sono convinto che per battere la destra serva la sinistra, non un’ammucchiata al centro".