Pd, cresce il malumore della minoranza. Dopo la batosta, Schlein è nel mirino

Tutte le colpe della segretaria. Inside

Di Alberto Maggi
Politica

Pd, parte il processo alla segretaria Schlein

 

"Così non andiamo da nessuna parte". All'interno dei moderati del Pd, a microfono rigorosamente spento, non mancano le critiche alla segretaria Elly Schlein per il disastro elettorale di domenica e lunedì. Schlein - ragionano in Base Riformista fonti vicine a Lorenzo Guerini, presidente del Copasir ed ex ministro della Difesa - non è stata in grado di costruire un'alternativa credibile al Centrodestra. Alleanze a macchia di leopardo, nessuna linea chiara e assenza di un'opposizione forte sui temi chiave. "La segretaria appare troppo impegnata sui diritti civili, che vanno bene, ma serve parlare al Paese", riflettono dalla minoranza Dem.

E poi sul tema delle alleanze non è cambiato assolutamente nulla rispetto all'epoca di Enrico Letta. In alcune città Pd da solo, in altre con i 5 Stelle e in altre con l'ex Terzo Polo. Emblematiche le parole del neo sindaco di Vicenza, l'unica città conquistata dal Pd, che ha chiesto alla segretaria di non venire a fare campagna elettorale. Insomma, all'interno del partito monta la delusione anche perché - spiegano sempre le fonti - Schlein sarebbe poco incline al dialogo interno e ascolterebbe soltanto i suoi fedelissimi.



Suonano come una critica velata le parole del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, noto volto televisivo. "Serve una Costituente vera del nuovo Pd per vincere le prossime elezioni europee. Sapevamo che il congresso non avrebbe risolto tutti i problemi. Abbiamo bisogno di una fase di rigenerazione, di riflessione e riorganizzazione guidata dalla nuova leadership del Pd per un nuovo centrosinistra. Dobbiamo definire meglio il profilo culturale e politico e l’organizzazione dei progressisti - osserva -, in maniera coinvolgente e allargando il campo".

"Già dalle prossime elezioni europee dovremmo presentarci come una reale alternativa alla destra della Meloni e per fare questo serve anche un’opposizione più unita e credibile". Per Ricci "serve un gruppo dirigente impegnato a sostegno della nuova segretaria Elly Schlein in questo duro lavoro sui territori e a livello nazionale. Uniti e plurali per vincere le prossime elezioni europee". Per farla breve, la luna di miele delle primarie e dello spumante stappato per festeggiare è finita da tempo e nel Pd inizia a montare un forte malumore anche nei confronti della stessa segretaria, nonostante, per ora, almeno dalle parti di Dario Franceschini ci sia ancora il massimo sostegno, come ha spiegato ad Affaritaliani.it Franco Mirabelli, nella quale ha argomentato e spiegato che la segretaria non ha alcun responsabilità per la sconfitta elettorale e che la sua azione necessita ancora di tempo.

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